Elisa Amato, le amiche: "Zini la tormentava da tempo, dovevamo denunciare"

Secondo le amiche della ragazza uccisa venerdì dall'ex fidanzato si tratterebbe di una tragedia annunciata

Federico Zini ed Elisa Amato
Federico Zini ed Elisa Amato
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27 Maggio 2018 - 08.42


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Sarebbe stata una tragedia annunciata quella della morte di Elisa Amato, uccisa dal suo ex fidanzato Federico Zini a San Miniato, in provincia di Pisa: le amiche, infatti, sostengono che avrebbero dovuto denunciare Zini in tempo, visto che da tempo tormentava l’ex ragazza. Ai carabinieri comunque non risultano segnalazioni a carico di Zini che venerdì notte, secondo l’ultima ricostruzione, ha ucciso Elisa e poi si è tolto la vita nel parcheggio del campo sportivo Gargozzi. 

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Come riporta La Nazione, la sera della tragedia Zini ha cenato a casa insieme alla madre: “Era tranquillo, ha giocato con il cane”. Alle 21 è uscito dicendo alla donna di non aspettarlo, perché avrebbe fatto tardi. “Ma diceva così ogni venerdì e sabato sera, quando usciva”, ha raccontato la madre. Il giovane è partito da casa sua con la pistola in tasca ed è arrivato a Prato, dove ha lasciato la sua auto in strada con gli sportelli aperti e i fari accesi.

Intorno alle 3 si incontra con Elisa, con la quale litiga furiosamente. Un’ipotesi avvalorata dal fatto che l’ultimo accesso di Zini su WhatsApp riporta l’orario delle 3:13. Dopo le urla, tre spari. Il giovane trascina il corpo della ex nell’auto del padre di lei, dirigendosi a San Miniato, dove si spara un colpo alla testa.

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La vettura con all’interno i corpi dei due giovani viene scorta da un passante. I carabinieri trovano quattro bossoli. Un paio di colpi pare abbiano danneggiato la carrozzeria interna della macchina. Zini ha sparato a Elisa, colpendola all’addome e a un fianco, con la pistola calibro 9 acquistata il martedì precedente. Il 18 maggio aveva ottenuto il porto d’armi per uso sportivo. Nei prossimi giorni verrà effettuata l’autopsia sui corpi dei due giovani

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