Curava i malati di tumore con gli ultrasuoni: la dottoressa sarda smascherata da Le Iene davanti al gip
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Curava i malati di tumore con gli ultrasuoni: la dottoressa sarda smascherata da Le Iene davanti al gip

Interrogatorio di garanzia per la dottoressa accusata di omicidio colposo, lesioni personali, circonvenzione di incapace e truffa

Un'immagine dal servizio de Le Iene
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22 Maggio 2018 - 20.19


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Quattro ore di domande e risposte davanti al giudice per le indagini preliminari e al pubblico ministero: si è concluso oggi il primo interrogatorio di garanzia per Alba Veronica Puddu, la dottoressa di Tertenia, in provincia di Oristano, finita sotto inchiesta lo scorso novembre per omicidio colposo, lesioni personali, circonvenzione di incapace e truffa continuata. 

L’indagine della Procura di Lanusei era nata dopo una puntata del programma televisivo Le Iene, che il 19 novembre 2017 aveva documentato le cure somministrate dalla dottoressa ai suoi pazienti: trattamenti sperimentali agli ultrasuoni per centinaia di malati oncologici, alcuni di questi poi deceduti. La Procura, in seguito alla denuncia del programma di italia 1, aveva disposto la sospensione dalla professione medica per un anno; rigettata, invece, la richiesta di arresti domiciliari. 

 

L’indagata ha raccontato oggi la sua verità davanti al giudice Francesco Alterio e al pm Gualtiero Battisti. “Non ho mai sconsigliato ai miei pazienti la chemioterapia – si è difesa la dottoressa – ma ho detto loro: ‘se venite da me non dovete seguire contemporaneamente altre cure, chemioterapiche o altro, perché in quel caso non riuscirei a verificarne l’efficacia’”.

L’avvocato difensore Pietro Alberto Ippolito, ha comunicato che a breve depositerà una memoria con i documenti relativi a centinaia di casi di pazienti tumorali che avrebbero avuto benefici dalle cure di Puddu.

“Nella medesima memoria – così l’avvocato all’Ansa – verranno formulate istanze di perizia da svolgersi in sede di incidente probatorio, sia sui macchinari sequestrati dallo studio, per verificarne idoneità ed efficacia, nonché su ogni soggetto indicato dalla Procura al fine di accertare quali siano stati gli effetti delle cure operate dalla dottoressa Puddu, comprese le perizie autoptiche sui tre soggetti deceduti per cui la dottoressa è chiamata a rispondere”.

Agli atti del Tribunale di Lanusei ci sono già le testimonianze del medico legale che constatò i decessi di due malati oncologici avvenuti nello studio della dottoressa e di alcuni familiari dei pazienti convinti a seguire le sue terapie.

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