Sardegna: una cosca di giudici e avvocati per accaparrarsi le ville all'asta
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Sardegna: una cosca di giudici e avvocati per accaparrarsi le ville all'asta

Sospeso un magistrato di Sassari, accusato di avere favorito la figlia del presidente della core d'Appello di Cagliari per comprare una 'reggia' ad un prezzo ridicolo

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16 Dicembre 2017 - 10.31


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Immobiliare in toga, con magistrati ed avvocati a favorirsi l’un l’altro per entrare in possesso di ville, di cui si occupavano in procedure civili, a prezzi certamente più bassi rispetto a quello di mercato.
Un reticolo di connivenze che, se confermato, si traduceva in un sistema collaudato e omertoso che coinvolgeva chi, per giuramento, doveva garantire il bene della collettività e non di parenti ed amici degli amici.
Sia come sia, ieri è stata notificata al giudice Alessandro Di Giacomo, in servizio a Sassari, una ordinanza di sospensione. Il sospetto è che abbia agevolato l’acquisto di una villa a Baja Sardinia da parte della figlia del presidente della Corte d’Appello di Cagliati, Francesco Mazzaroppi. Si tratta di un immobile di elevatissimo pregio di cui Chiara Mazzaroppi – figlia del magistrato – ed il suo compagno, Andrea Schirra, sono entrati in possesso ad una cifra irrisoria e senza alcun concorrente nella procedura di vendita all’incanto.
La villa in questione – di proprieetà di una società, la Rebus – è stata comprata a meno di 500 mila euro a fronte di un valore di svariati milioni. Il tutto con la graziosa collaborazione di periti ed avvocati. Questi ultimi si sarebbero adoperati a sconsigliare loro colleghi che avevano subdorato le procedure quanto meno censurabili e che volevano sollevare il caso.
Ma la villa di Baja Sardinia sarebbe solo uno del beni al centro di questo ingorgo di malaffare, perché ora si sta indagando sull’alienazione di altri terreni e case che si sospetta siano state acquistati a prezzi stracciati con il medesimo mecccanismo.

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