La procura generale di Milano ha chiesto il rinvio a giudizio del sindaco di Milano Giuseppe Sala e di altri indagati nell’indagine sulla ‘Piastra’ di Expo, l’infrastruttura principale della manifestazione. Sala, all’epoca dei fatti era ad della società dell’Esposizione universale.
Rispetto alla chiusura delle indagini del 23 giugno scorso, cade una delle due ipotesi di reato contestate a Sala, quella di turbativa d’asta. Resta invece in piedi l’ipotesi di falso per le modalità con cui nel 2012 la società sostituì un componente della commissione aggiudicatrice dell’appalto sulla ‘Piastra’. Secondo le accuse, mosse dalla Procura generale guidata da Roberto Alfonso, Sala avrebbe retrodatato due verbali di nomina “della commissione aggiudicatrice” della gara con “l’intento di evitare di dover annullare la procedura fin lì svolta” anche per il “ritardo” che si era già accumulato sui “cronoprogrammi” dell’Expo.
Expo, il sindaco di Milano Sala rinviato a giudizio per falso ideologico
Per la Procura resta in piedi l'accusa di falso per la sostituzione di un componente della commissione aggiudicatrice dell'appalto Piastra, decade invece la turbativa d'asta
19 Settembre 2017 - 15.31
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