Negare l’approdo nei porti italiani alle navi che effettuano salvataggi di migranti davanti alla Libia ma battono bandiera diversa dalla nostra. Sarebbe questa la “soluzione” al vaglio dell’esecutivo. Mentre l’Italia chiede una mano all’Europa, valuta di girare la faccia di fronte alla realtà dei flussi migratori via mare, esattamente come ha fatto finora l’Ue.
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L’ipotesi di chiudere i porti alle navi straniere viene fatta trapelare nello stesso giorno in cui l’Italia ha inviato un messaggio ufficiale alla Commissione europea sul tema dell’immigrazione, definendo “grave” la situazione affrontata dal nostro Paese.
Il governo avrebbe infatti dato mandato al Rappresentante presso l’Ue, l’ambasciatore Maurizio Massari, di porre formalmente al commissario per le migrazioni, Dimitris Avramopoulos, il tema degli sbarchi in Italia. Chiudere i porti italiani alle navi straniere sarebbe una mossa che potrebbe arrivare, dicono fonti governative, dal momento è ormai “insostenibile” che tutte le imbarcazioni attive nel Mediterraneo centrali portino le persone soccorse in Italia. “L’Europa non può voltarsi dall’altra parte”, si legge nel messaggio al commissario Avramopoulos.