È un 28enne di origine romena l’uomo che nella notte tra giovedì e venerdì è morto dopo essere stato colpito da una fucilata durante un tentativo di furto in un’osteria-tabaccheria a Gugnano di Casaletto Lodigiano (Lodi). Le impronte digitali del ragazzo non erano censite dalle forze dell’ordine: a riconoscerlo oggi, 11 marzo 2017, è stato il fratello che si è presentato dai carabinieri accompagnato da un avvocato.
Gli investigatori stanno adesso cercando di ricostruire l’esatta dinamica dei fatti che hanno portato Mario Cattaneo, il ristoratore 67enne indagato per omicidio volontario, a sparare col suo fucile da caccia colpendo alla schiena il ladro. L’uomo, sentito ieri pomeriggio dagli inquirenti, ha sostenuto che il colpo è partito durante una colluttazione. Cattaneo, secondo il difensore Vincenzo Stochino, “è disperato. Solo oggi ha acquisito la consapevolezza di quanto è successo: continua a dire ‘non dovevo scendere, non dovevo scendere’. Nell’interrogatorio di ieri ha cercato faticosamente di ricordare quanto è successo ma lo ha fatto come se riguardasse un estraneo. Solo oggi ha compreso la tragedia e ha cominciato a provare il dolore per sé e per una vita spezzata”.
Intanto il locale riaprirà domani, 12 marzo 2017. L’ipotesi di omicidio volontario dovrà essere verificata dai riscontri prima di essere confermata o trasformata in eccesso colposo di legittima difesa o essere derubricata in legittima difesa senza neanche la necessità di un processo.
Intanto gli investigatori stanno cercando di capire chi fossero i complici del 28enne che lo hanno aiutato a fuggire per qualche centinaio di metri fino alla stradina vicina al cimitero dove è stato trovato morto, lo hanno spogliato per rendere più difficile l’identificazione e hanno avvertito il 118 per farlo ritrovare.