Cariche e petardi: scontri tra polizia e corteo anti-Leopolda

La polizia ha caricato i manifestanti, scesi in piazza contro il governo.

Scontri a Firenze tra polizia e il corteo anti-Leopolda
Scontri a Firenze tra polizia e il corteo anti-Leopolda
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5 Novembre 2016 - 16.12


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Scontri tra polizia e manifestanti a Firenze. Gli incidenti si sono verificati iniziati all’angolo tra via Cavour e piazza San Marco.

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Poco dopo l’inizio, il corteo dei ‘No Renzi, No al referendum’ ha provato a dirigersi verso il centro. Dopo essersi fronteggiati per pochi minuti con il cordone di agenti i manifestanti hanno acceso alcuni fumogeni e hanno iniziato a tirare petardi e molti ortaggi contro i poliziotti. La polizia attestata su via Cavour, ha reagito con una carica verso l’adiacente piazza San Marco dove si erano concentrati i partecipanti. Rimossa anche una barriera fatta con oggetti ingombranti, mentre i manifestanti, ancora nella piazza stanno spostando alcune dei materiali di un vicino cantiere.

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La questura ieri infatti aveva vietato il corteo, autorizzando solo un presidio. I manifestanti avevano reagito:” Vogliamo arrivare alla Leopolda, non accettiamo divieti”.

Alle 16 sono iniziati gli scontri: le cariche e i lanci di oggetti con contusi tra le forze dell’ordine e i manifestanti. Il corteo è formato da antagonisti, centri sociali, dal “Comitato Firenze dice no”. Secondo gli organizzatori della manifestazione “il presidente del consiglio continua con la sua idea folle verso questa città e verso il Paese che considera il cortile di casa sua”. Alla manifestazione sono presenti anche rappresentanti arrivati da Venezia (il comitato No alle grandi navi), dalle Marche, dalla Campania.

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“Siamo qui per rappresentare una realtà sociale che alla Leopolda non è rappresentata quella dei giovani che lavorano con i voucher, della persone sotto sfratto, la nostra è una piazza aperta”, hanno spiegato. Tra i manifestanti anche gli esponenti del Comitato contro il salva-banche. In piazza striscioni e cartelli contro governo, Leopolda e per il no al Referendum.  

“Oggi in Italia c’è un problema di democrazia – hanno aggiunto ancora -, ma da oggi dobbiamo decidere noi, il popolo quali sono i nostri bisogni e la riforma costituzionale va nella direzione opposta”. “Siamo qua – hanno concluso gli organizzatori parlando con i giornalisti – per dire che se Renzi vuole confrontarsi con noi nel merito delle riforma noi siamo a Firenze e vogliamo andare alla Leopolda”.

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