Un bidello violenta una rifugiata di 16 anni sbarcata da sola in Italia
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Un bidello violenta una rifugiata di 16 anni sbarcata da sola in Italia

Ora l'uomo è accusato di violenza sessuale su minorenne e induzione alla prostituzione minorile

Sono molti i minori abusati
Sono molti i minori abusati
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7 Giugno 2016 - 09.38


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Senza umanità, senza la comprensione di un dramma umano che aveva di fronte e di cui ha cercato di approfittarsi. Ma ora è finito in prigione.

‘You are my wife, do you remember?’. ‘Tu sei mia moglie, ti ricordi?’. Così im bidello di 53 anni cercava di eservitare pressioni psicologiche su una migrante di 16 anni, non accompagnata, che frequentava la scuola in cui lavorava per convincerla ad avere rapporti sessuali con lui. La richiesta pressante, poi sfociata in violenza,  è stata ripresa da una telecamera che la polizia di stato di Ragusa aveva messo nell’aula della classa della scuola frequentata dalla minorenne. Lui cercava di convincerla a seguirla anche offrendole una gomma da masticare. ” I have a chewing gum in my pocket (ho un gomma da masticare nella mia borsa)”, mentre erano soli in aula e l’ha invitata a seguirlo: “come here… (vieni qua…)”. Fino alla proposta oscena: “Vuoi venire con me in bagno? Vieni ti do un regalo. Vuoi venire con me in palestra?”.

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La ragazza lo ha seguito, nonostante le rigide istruzioni ricevute dalla squadra mobile della Questura di Ragusa, intervenuta dopo la denuncia di un’educatrice del centro dove la minorenne era ospite, di non seguire l’uomo, di non restare sola con il bidello per alcun motivo. Lui l’ha porta in un bagno della palestra, in una zona deserta della scuola, dove ha abusato di lei. La ragazzina a quel punto è scappata nella comunità che la ospita da quattro mesi, da quando è sbarcata senza familiari in Sicilia.

A quel punto la polizia di Stato ha fermato il bidello. Davanti agli agenti della squadra mobile in un primo tempo l’uomo ha cercato di dire che era lei che lo seguiva. Poi l’ammissione.

I magistrati delle Procura di Ragusa e Catania che gli hanno contestato il reato di violenza sessuale su minorenne e induzione alla prostituzione minorile aggravati dall’avere un dovere di vigilanza sulla ragazzina e perché i fatti contestati sono avvenuti durante l’orario scolastico. Dopo l’interrogatorio di garanzia il Gip ha convalidato il provvedimento ed emesso un ordinanza cautelare nei confronti del bidello.

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