Roma, Bella Ciao con i partigiani: "No ai fascisti di Casapound"

Alla fine i fascisti hanno fatto la loro parata paramilitare e gli antifascisti hanno vigilato.

I nostalgici in parata
I nostalgici in parata
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21 Maggio 2016 - 16.17


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Fasci. Com’è possibile che sia possibile in questo paese che organizzazioni fasciste, razziste e xenofobe possano manifestare con le loro mani a paletta e con l’inquadramento orripilante da falange nazi? E come è possibile che la risposta antifascista sia messa alla stessa stregua della provocazione fascista?
Queste le due domande che precedono la cronaca di una giornata in cui i cittadini antifascisti in piazza hanno provato a contrastare una manifestazione che sarebbe stato giusto non autorizzare.

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“Siamo in 10 mila” dicono quelli di Casapound. In piazza cori come “Oggi per l’Europa si fa la storia. La gioventù che marcia fino alla vittoria” e “Fermiamo l’invasione, questa è casa nostra” e ancora “L’Unione Europea non la voglio”.
In piazza anche gli antifascisti – La piazza dell’Esquilinoinvece ha cantato in coro Fischia il vento, a pugno alzato. Ad intonare il canto della Resistenza un’anziana partigiana che al microfono ha pronunciato un accorato discorso a difesa dei valori della Costituzione, molto applaudito dai presenti. Stiamo parlando dell’Anpi, dei partigiani che hanno dato il sangue per liberarci dal nazifascismo. Non parliamo di altro.

Uova e calci.  Incidenti pochi. Qualche sano uomo lanciato dalla finestra da un antifascista contro lo squadrone in parata, un assalto a calci alla carrozzeria contro una monovolume “piena di fascisti” in via Bixio.

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