Liberiamoci dalla camorra: la rabbia di Napoli nel corteo del 25 aprile

Liberi dalla mafia come dal nazifascismo. La manifestazione dalla stazione centrale al Rione Sanità. Contestata dai centri sociali la candidata Pd alle Comunali, Valente.

Liberiamoci dalla camorra: la rabbia di Napoli nel corteo del 25 aprile
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25 Aprile 2016 - 12.09


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Liberi. Dalla mafia come fu dall’antifascismo. Questo il grido di Napoli, oggi. A pochi giorni dalle sparatorie a piazza della Sanità nuovo teatro dello scontro tra clan camorristi. Ed è prorio al Rione Sanità che culmina la manifestazione per celebrare la Liberazione. Liberazione, quella che la capitale partenopea vuole e urla con tutte le sue forze. “Liberiamoci dalla camorra come ci siamo liberati dal nazifascismo ” infatti è il tema al centro del corteo per il 25 aprile organizzato a Napoli

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Per il 25 aprile corteo “Liberiamoci” a Napoli con la partecipazione di associazioni, comitati, realtà politiche e sindacali.

In piazza ci sono l’Anpi, la Cgil, attivisti e centri sociali. Il corteo parte dalle strade intorno alla stazione centrale per coinvolgere la folta comunità di stranieri e si chiude al Rione Sanità. Da registrare una spaccatura tra i sacerdoti di “un popolo in cammino “: padre Alex Zanotelli critica l’incontro di ieri con il premier Matteo Renzi.

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La manifestazione. La testa del corteo è stata presa dagli attivisti dei centri sociali come “Je so pazz” che hanno esposto un striscione sul quale c’è scritto “Liberiamoci da fascismo, razzismo, guerra, sfruttamento e governo Renzi “. L’area più dura vuole incentrare la protesta in particolare contro il governo. Si raccolgono firme contro l’Italicum. Lo striscione dell’Anpi invece è finito dietro.

La contestazione della Valente. Durante la manifestazione tensione all’arrivo del candidato a sindaco Valeria Valente: la Valente è stata aggredita verbalmente in piazza Mancini da giovani dell’area antagonista. Sul posto la Digos.

Poco prima che partisse il corteo, il candidato sindaco del Pd, Valeria Valente, è stata duramente contestata da un gruppo di manifestanti dei centri sociali. La Valente è stata insultata e spintonata, le è stato rinfacciato anche l’incontro di ieri con Renzi. “Hai organizzato questa cosa per farti fotografar”. La deputata Pd è stata costretta ad allontanarsi.

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Su quanto accaduto a Valeria Valente è polemica. “È stato un errore molto grave il 25 aprile è di tutti e nessuno può arrogarsi il diritto chi sta in un corteo e chi no – sostiene Arturo Scotto capugruppo “Sinistra italiana” alla Camera – pochi intolleranti non rovinano la bellezza di queste corteo che sfila per dire siamo tutti antifascisti”. Sulla stessa linea Mario Coppeto, presidente V municipalità, intervenuto a difesa di Valente: “Il corteo del 25 aprile è di tutti, nessuno deve essere cacciato. Siamo qui per dire no a fascismo e camorra “.

In mattinata, in occasione del 71esimo anniversario della Liberazione, il sindaco Luigi de Magistris ha deposto corone d’alloro al Mausoleo di Posillipo e in piazza Carità presso la Stele a Salvo d’Acquisto. Nel pomeriggio era prevista l’esibizione di fanfare e sbandieratori ed alle 20 un momento pubblico sul pontile Castel dell’Ovo con la partecipazione dell’Associazione nazionale partigiani d’Italia e dell’Istituto campano per la storia della Resistenza “Vera Lombardi” e subito dopo – intorno alle ore 20.30 sempre a Castel dell’Ovo – l’evento “Schermo dei Diritti Universali – immagini e suoni della Liberazione” ed a seguire intorno alle 22,30 – la proiezione del film “Bruciate Napoli” di Arnaldo Delehaye. La giornata si sarebbe dovuta concludere alle ore 23 con i fuochi tricolori da Castel dell’Ovo. Ma a causa del previsto peggioramento delle condizioni meteorologiche in città le iniziative celebrative per la Liberazione del pomeriggio (dalle ore 16 alle 23) sono annullate e rinviate al primo maggio.

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