Immigrazione, sgominata una rete di trafficanti di uomini

La polizia ha fermato 24 componenti di un’organizzazione criminale: le accuse sono associazione a delinquere e favoreggiamento di immigrazione clandestina.

Immigrazione, sgominata una rete di trafficanti di uomini
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20 Aprile 2015 - 11.12


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La polizia di Stato ha fermato i componenti di un’organizzazione criminale transnazionale, accusati d’associazione a delinquere e favoreggiamento di immigrazione e permanenza clandestina. L’operazione Glauco II, coordinata dalla Dda di Palermo, che ha visto coinvolte diverse procure come Catania, Agrigento, Roma e Milano, ha portato all’arresto di 24 persone di diverse nazionalità: eritrei, etiopi, ivoriani e ghanesi che hanno favorito l’immigrazione clandestina tra l’Africa e l’Europa, chiedendo ai migranti dai 250 ai 1000 euro a persona.

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L’inchiesta ha preso spunto dal tragico epilogo dello sbarco del 3 ottobre 2013 a Lampedusa, quando in 366 persero la vita a mezzo miglio dall’isola. Tra i principali responsabili – secondo gli inquirenti – figurano due trafficanti di esseri umani: Ghermay Ermias, etiope, e Redae Medhane Yehdego, eritreo, che operano sulla cosiddetta “rotta libica”.

Sono loro i personaggi chiave dell’indagine: secondo gli investigatori, i due gestivano la rotta terrestre dei migranti, curavano la fase della permanenza sulle coste libiche degli extracomunitari in partenza per la Siclia e organizzavano la loro la fuga dai centri di accoglienza, facendoli arrivare nel nord Europa.

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Importante, soprattutto per la terza fase, il ruolo di Asghedom Ghermay, detto “Amice”, che operava in Sicilia, a Catania, e teneva i contatti con i trafficanti africani. L’eritreo, che poteva contare su una rete di complici che operavano nel Cara di Mineo, metteva in contatto i migranti giunti sull’isola con parenti che vivono nel nord Europa.

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