Ultras: De Santis sparò prima di essere ferito

L'ultrà romanista è accusato dell'omicidio di Ciro Esposito. Confutata la maxiperizia del Racis che collocava gli spari dopo l'aggressione.

Ultras: De Santis sparò prima di essere ferito
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13 Ottobre 2014 - 21.34


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Daniele De Santis, l’ultras romanista accusato di aver ucciso il tifoso del Napoli, Ciro Esposito, avrebbe sparato ai napoletani che gli andavano contro prima di essere ferito. È questo quanto sostiene la procura di Roma, che ha così ricostruito la dinamica dei fatti nell’incidente probatorio, optando per una versione diversa rispetto a quanto sostenuto dal Racis nella maxiperizia. Secondo la procura, De Santis avrebbe sparato stando in piedi e indossando i guanti.

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La ricostruzione della Procura è basata sulla scoperta di sangue di un napoletano, Alfonso Esposito, e dello stesso “Gastone” De Santis sulla pistola. I pm Eugenio Albamonte e Antonino Di Maio, nel corso dell’incidente probatorio disposto dal gip Giacomo Ebner per fare luce sui tragici fatti del 3 maggio scorso, hanno confutato le conclusioni del Racis secondo le quali gli spari ci furono dopo l’aggressione a De Santis, sostenendo che la presenza di sangue di Esposito sulla canna dell’arma fa desumere che l’abbia afferrata quando era già stato ferito. I pm ritengono che il sangue di De Santis, trovato sul calcio della pistola, sia fuoriuscito dalla sua fronte, probabilmente colpita con lo stesso calcio dell’arma.

Gli inquirenti hanno fatto notare che sui guanti di De Santis ci sono ampi residui di polvere da sparo, ma non tracce di sangue. De Santis si sarebbe disfatto dei guanti successivamente sfilandoseli velocemente e lanciandoli all’interno del Ciak Village. Un’ipotesi, questa che il Racis, ha invece escluso nella sua perizia.

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