Canale di Sicilia: recuperate 24 vittime, più di 350 migranti salvati

Domenica sera un peschereccio si è rovesciato. I corpi sono stati recuperati dalle navi della Marina impegnate per tutta la giornata di ieri nelle ricerche dei dispersi.

Canale di Sicilia: recuperate 24 vittime, più di 350 migranti salvati
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26 Agosto 2014 - 11.24


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Sono 24 i corpi senza vita recuperati durante le ricerche, concluse lunedì sera, da parte del pattugliatore Foscari e della corvetta Fenice nel luogo dove si è capovolto il peschereccio domenica scorsa.

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Le navi della Marina Militare e dalla motovedetta delle Capitanerie di Porto Fiorillo hanno tratto in salvo 364 migranti. Tutte le imbarcazioni sono dirette ad Augusta dove sono attese nel primo pomeriggio. Sempre ieri sera, nel porto di Crotone la nave anfibia San Giusto, ha ultimato lo sbarco di 1.375 migranti e una salma.

Si tratta del terzo naufragio di migranti in poco più di 48 ore: il primo è avvenuto sabato a largo delle coste libiche con un bilancio presunto di oltre 200 vittime; il secondo nella notte tra sabato e domenica con un bilancio di 18 morti; il terzo la scorsa notte, con almeno sei morti.

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Altri 480 soccorsi dai cargo – Una nave mercantile ha imbarcato nel Canale di Sicilia 480 immigrati. Il cargo “Aquila”, di bandiera britannica, si sta dirigendo verso il porto di Pozzallo (Ragusa). L’intervento di soccorso e’ avvenuto nell’ambito dell’operazione “Mare nostrum” della Marina militare, che ne ha dato notizia su Twitter.

Segni di violenza sui cadaveri a Pozzallo – Intanto giungono i risultati dell’esame medico-legale su alcuni dei 18 cadaveri ritrovati sabato sera su un gommone di immigrati soccorso nel Canale di Sicilia e sbarcata domenica a Pozzallo (Ragusa) assieme ai superstiti.

Segni di percosse sono stati riscontrati su alcuni corpi, in particolare lesioni causate da colpi di spranga. La causa dei decessi, secondo quanto stabilito al termine degli accertamenti, e’ asfissia per sommersione in acqua di mare. La Polizia di Stato di Ragusa ha fermato il presunto scafista della traversata. E’ un uomo del Gambia, individuato grazie alle testimonianze dei profughi.

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