Il Papa dopo l’Angelus dedica un pensiero all’Ucraina e chiede di pregare per “un dialogo costruttivo fra istituzioni e società” e invita “a evitare il ricorso ad azioni violente”, invocando “lo spirito di pace” per il bene comune. Dopo l’Angelus, Papa Bergoglio ha anche rivolto il suo pensiero a Cocò Campolongo, il bambino di tre anni trucidato a Cassano allo Ionio. “Voglio rivolgere – ha detto Francesco – un pensiero a Cocò Campolongo, che a tre anni è stato bruciato in macchina a Cassano allo Jonio, questo accanimento su un bambino così piccolo sembra non avere precedenti nella storia della criminalità”.
Il Papa ha introdotto la preghiera per il bimbo di tre anni bruciato a Cassano osservando che “qui ci sono oggi tanti bambini, – ha detto – ed è davanti a loro che voglio rivolgere un pensiero a Cocò Campolongo”. La piazza era effettivamente gremita di bimbi per la Carovana della pace dell’Azione cattolica. “Preghiamo con Cocò, che di sicuro ora è in cielo con Gesù – ha proseguito il Papa all’Angelus – per le persone che hanno fatto questo reato, perché si pentano e si convertano al Signore”.
“Ed ora questi due bravi ragazzi – ha detto il Papa al momento del lancio delle colombe per la carovana della pace dell’Azione cattolica – lanceranno le colombe simbolo di pace, in basso, – ha raccomandato, probabilmente per evitare che, come a volte è capitato negli anni passati, i volatili rientrassero dalla finestra anziché volare in piazza – vai, vai”.
Il bimbo e la bimba a fianco del Papa al davanzale hanno lanciato le colombe e il Papa ha augurato a tutti, “buona domenica e buon pranzo”, prima di ritirarsi, scherzando e ridendo con i ragazzi.
Prima il Papa aveva rivolto anche un pensiero ai malati di lebbra e quanti nel mondo festeggiano oggi il Capodanno lunare. La Carovana quest’anno ha raccolto fondi per iniziative in favore di Haiti.
Colombe attaccate da un corvo e un gabbiano – Le colombe liberate in cielo dalla finestra del Palazzo Apostolico sono state attaccate da un corvo e un gabbiano. A farle volare in cielo un bambino e una bambina dell’Azione cattolica, appartenenti a due diverse parrocchie romane, invitati nell’appartamento pontificio e poi alla finestra al fianco di Papa Francesco che ha ceduto il microfono alla bimba. Il lancio delle colombe mal riuscito in realtà ha dei precedenti. Di recente, con Benedetto XVI, due colombe rientrarono nello studio pontificio attirate dal caldo o spaventate da un gabbiano.
Un pensiero per l’Ucraina – “Sono vicino con la preghiera all’Ucraina – ha detto il Papa – a quanti hanno perso la vita in questi giorni e alle famiglie. Auspico che si sviluppi un dialogo costruttivo tra le istituzioni e la società civile e,evitando ogni ricorso a azioni violente, prevalgano nel cuore di ciascuno lo spirito di pace e la ricerca del bene comune!”.