Rapina in gioielleria: negoziante uccisa a calci e pugni

La scena dell'assassinio ripresa dalle telecamere, ma il killer, che ha agito a viso scoperto, è fuggito. Nel negozio trovate diverse impronte.

Rapina in gioielleria: negoziante uccisa a calci e pugni
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4 Agosto 2013 - 19.37


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Una manciata di secondi, tanto è durata l’aggressione, con calci e pugni, che ha portato alla morte di Maria Angela Granomelli, 62 anni, titolare della gioielleria “Il dono di Tiffany” a Saronno, in provincia di Varese.

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Una rapina finita male ripresa dalle telecamere interne del negozio che hanno inquadrato anche il killer, il quale ha agito a volto scoperto. Erano le 16.30 circa di ieri quando l’uomo, fingendosi un cliente, è entrato in gioielleria e si è fatto mostrare alcuni preziosi.

In un attimo, però, ha afferrato una custodia rigida e ha colpito la 62enne, poi ha infierito con calci e pugni, prima di fuggire con pochi gioielli. L’allarme, e la scoperta del corpo senza vita della titolare, è scattato solo dopo le 20.

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L’assassino ha rubato poco, ma è rimasto nel negozio fino alle 17,30 per poi uscire facendo perdere le sue tracce.

Maria Angela Granomelli già qualche mese fa aveva subito una rapina che si era conclusa con l’arresto dei rapinatori e nessun oggetto rubato.

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