Cinque finti ciechi denunciati a Viterbo

In corso la caccia ai medici che hanno riconosciuto l'invalidità. Ammonta a svariate centinaia di migliaia di euro il danno alle casse dello Stato.

Cinque finti ciechi denunciati a Viterbo
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14 Maggio 2013 - 15.54


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In un caso colui che risultava ufficialmente un cieco assoluto era invece capace – e le immagini lo inchiodano – di svolgere la mansione di maniscalco provvedendo a ferrare il proprio cavallo in assoluta sicurezza. È uno dei cinque falsi invalidi denunciati dai carabinieri dei Nas di Viterbo al termine di un’inchiesta denominata non a caso “Vedo o non vedo?” coordinata dalla Procura della Repubblica di Viterbo, con indagine affidata al sostituto Paola Conti.

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I militari stanno acquisendo, presso gli uffici amministrativi dell’Asl, la documentazione relativa ai riconoscimenti di invalidità – avvenuti dall’inizio dell’anno – detenuta agli atti della Commissione Medico Legale. Nei mesi scorsi, i militari del Nucleo e del Comando Provinciale di Viterbo hanno denunciato 5 residenti della provincia riconosciuti affetti da “cecità assoluta” che, invece, svolgevano attività incompatibili con tale infermità.

Gli indagati, accusati di truffa aggravata, sono ritenuti responsabili di avere indebitamente percepito dall’Inps pensioni di invalidità ed indennità di accompagnamento per infermità riconosciute mediante false certificazioni rilasciate da medici compiacenti. Ulteriori accertamenti, tuttora in corso, sono focalizzati sui medici che in questi anni hanno avallato la truffa, firmando attestati di invalidità sulla base dei quali gli indagati hanno ottenuto illecitamente gli emolumenti pensionistici.

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