Il match a 360° Juventus Bayern

Juve eliminata. Tedeschi superiori nel doppio confronto. Bianconeri con un ritmo blando e poco pressing.

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11 Aprile 2013 - 05.33


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Lo avevamo preventivato che incontrare i tedeschi sarebbe stata davvero dura, una squadra, quella del Bayern, solida, compatta, qualitativamente importante ma soprattutto già rodata da molti anni per trionfare a livello europeo. Non dimentichiamo come l’anno scorso i tedeschi siano arrivati in finale per poi perdere una gara che avrebbero meritato di vincere. Dall’altra parte una squadra come quella bianconera, in rodaggio europeo, che ha lavorato abbastanza bene fino all’incontro con i tedeschi, dove i valori tecnici espressi in campo sono stati inferiori agli avversari, soprattutto dal punto di vista del ritmo e dell’intensità. La squadra bianconera non ha saputo alzare il ritmo partita sia all’andata che al ritorno. Stasera, tolti i primi dieci minuti dove i bianconeri sono stati aggressivi e con un ritmo calzante, ma con pochi risultati a livello realizzativo, la squadra di Conte non ha saputo concretizzare quelle poche occasioni da rete non sfruttate a dovere. L’uomo della fantasia e dalla classe innata, Andrea Pirlo, anche nella gara di ritorno, non ha avuto quella brillantezza e quella capacità tecnico-tattica di saper prendere in mano la squadra e operare quella differenza sui lanci e sulle conclusioni che è venuta a mancare, vedi le due punizioni dal limite pericolose ma non sfruttate a dovere. Il centrocampo ha avuto particolari difficoltà nel saper tenere un ritmo alto, dove Pogba (bene la prima mezz’ora del primo tempo, poi è sparito), Marchisio mai entrato in partita, Asamoah abulico e Padoin ispirato nel primo tempo ma non capito dai compagni e poi anche lui sparito nella ripresa, hanno tentato di frenare il ritmo dei tedeschi senza successo anche per merito degli stessi bavaresi che non hanno mai fatto ragionare Andrea Pirlo e il resto dei bianconeri. Per non parlare poi dell’attacco, che, a parte qualche “genialata” di Mirko Vucinic vedi l’azione solitaria che ha messo in difficoltà la difesa bavarese, procurandosi una punizione importante, e una conclusione di Quagliarella nella ripresa, ma che alla fine nell’arco dei novanta minuti non ha dato un contributo necessario per far salire anche i centrocampisti per la realizzazione finale è stato davvero poca cosa. Per concludere possiamo tranquillamente affermare che il Bayern è stato certamente superiore ai bianconeri, ma credo che in questo periodo la squadra di Conte non sia al top della forma soprattutto in alcuni giocatori, come Marchisio, Pirlo, Vucinic, Asamoah e le alternanze fisiche di Matri e Quagliarella. Quindi il gap si è rivelato maggiore rispetto alle aspettative della vigilia, pur sapendo che i tedeschi sarebbero stati davvero ostici nell’arco dei 180 minuti e che magari in campionato tali differenze anche fisiche di alcuni nostri giocatori bianconeri non al top della forma in questo periodo non si notano. Concludo con il pubblico. Finalmente i tifosi sono stati davvero grandiosi nell’incitare la squadra dopo il gol del Bayern. E’ questo che tutti vorremmo vedere sempre, anche quando la squadra perde oppure non si esprime al meglio, perché essere juventini significa amare questa maglia incondizionatamente, perché la Juve è una fede e per questo non si discute. Un ringraziamento particolare va al nostro mister che in 18 mesi di conduzione ci ha regalato uno scudetto, una supercoppa italiana, una finale di coppa Italia, i quarti di finale di Champions e arrivare tra le prime otto squadre d’Europa per noi è stato un motivo di orgoglio e di grande partecipazione emotiva. Grazie mister e grazie a tutti i giocatori e società che ci fanno ancora sognare e vivere una realtà diversa rispetto a due anni fa quando eravamo settimi e non avevamo nessuna possibilità di arrivare tra le prime otto in Europa!

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