Non vedente, le rifiutano l'iscrizione a scuola

La bambina è non vedente e la scuola del suo paese della Val Susa ha rifiutato l'iscrizione alla prima media. La rabbia della madre.

Non vedente, le rifiutano l'iscrizione a scuola
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redazione Modifica articolo

3 Aprile 2013 - 20.42


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«È un suo diritto. Perché non
tutelarlo?». A parlare è la madre di Marta, la bambina non
vedente residente in un piccolo paese della val Susa e a cui la
scuola della zona ha respinto la domanda d’iscrizione alla prima
media. Frequenta ancora la quinta elementare, ma normativa vuole
che già a inizio d’anno s’inizi l’iter dell’iscrizione.

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Ci sarebbe un’altra scuola che accoglierebbe Marta, ma è scomoda, più lontana da casa e ciò non le permetterebbe di usare il mezzo pubblico messo a disposizione e di avere – spiega la mamma – quel minimo di autonomia che la farebbe sentire meno a disagio. «I non vedenti, con gli aiuti opportuni, se
conoscono i percorsi e hanno attorno a loro un ambiente
familiare, sono in grado di muoversi, di svolgere le attività
più normali. A volte, in casa – aggiunge – quasi mi dimentico
che mia figlia non vede».

Puglisi (Pd), bisogna garantire i diritti – «Non è possibile rifiutare l’iscrizione di un alunno con disabilità. Non è pensabile che chi ha già
difficoltà nella vita, debba condurre quotidianamente una
battaglia perché i propri diritti siano riconosciuti persino
dalle istituzioni. Il ministro intervenga perché la lesione del
diritto dell’alunna con disabilita’ della Valle di Susa venga
sanata subito». Cosi’ Francesca Puglisi, responsabile Scuola del
Pd.

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