Ferrante: a Taranto nessuna emergenza sanitaria

Il presidente dell'Ilva assicura di avere in mano perizie che dimostrano la non pericolosità della fabbrica. Intanto gli operai decidono la "calata" a Roma

Ferrante: a Taranto nessuna emergenza sanitaria
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28 Settembre 2012 - 10.27


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Inquinamento a Taranto per colpa dell’Ilva? Tutte fantasie. Il presidente dell’acciaieria più grande d’Europa, di proprità della famiglia Riva, scopre le carte che aveva già lasciato intravvedere alla vigilia della nuova sentenza che – respingendo il piano di risanamento parziale presentato dall’azienda – decreta la chiusura dello stabilimento. “La realtà è diversa – ha detto ferrante in un’intervista telefonica a Canale 5 – sto chiedendo delle perizie a eminenti personalità della scienza e mi raccontano che a Taranto non c’è emergenza sanitaria. Quando sarà il momento – ha concluso Ferrante – le presenteremo all’autorità giudiziaria”.

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La battaglia in tribunale non è ancora finita, infatti. Ferrante ha annunciato che l’Ilva opresenterà ricorso contro la decisione del gip Patrizia Todisco. E uno dei “piatti forti” saranno sicramente le nuove perizie che dimostrerebbero l’inesistenza di un pericolo concreto e imminente. “Impugneremo subito la decisione del gip, che nel frattempo va eseguita. Ma questo non significa spengere subito, ma avviare il fermo di alcuni impianti e avviare alcune attività di risanamento”, ha spiegato Ferrante confermando che nel frattempo Ilva continua a produrre acciaio da Taranto.

Intanto a Taranto oggi è il secondo sciopero degli operai che chiedono di non fermare gli impianti. Anche dentro la fabbrica continua la protesta di gruppi di operai issati sulla torre di smistamento dell’altoforno 5, sulla passerella del camino E312 dell’area Agglomerato e, da ieri, sulla torre del gasometro. La situazione è molto tesa, anche perché i sindacati sono su posizioni diverse. La Fiom appoggia la protesta dei lavoratori, ma sottolinea che non si può far finta che l’azienda non inquini e non crei da anni problemi molto seri alla città. Proprio pggi la Fiom avrà la “prova del fuoco” in città: ha infatti organizato a Taranto la Conferenza nazionale della Fiom sulla siderurgia. Ma i lavoratori dellafabbrica sono decisi a contrastare la decisione della magistratura. Tanto da decidere di marciare su Roma il 15 o il 17 ottobre. Mentre Ferrante non

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Se gli operai scioperano, i cittadini riuniti nel comitato “cittadini e Lavoratori liberi e pensanti” bloccano invece gli automezzi in entrata e in uscita dalla portineria C.

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