Se anche muoversi in treno diventa un privilegio

Per Trenitalia i cittadini valgono per la tariffa che pagano ed anche i bisogni primari, come mangiare, diventano un privilegio. Parola del deputato Francesco Barbato.

Se anche muoversi in treno diventa un privilegio
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19 Dicembre 2011 - 17.08


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I pendolari d’Italia sono costretti a fare i conti con servizi sempre meno efficienti. Ma da qualche tempo si vedono impossibilitati a circolare liberamente da un vagone all’altro del treno.

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La denuncia arriva dal deputato Francesco Barbato, che racconta uno dei suoi viaggi:

“Come sempre viaggio in II° Classe e, pertanto, scopro di diventare prigioniero. Si, perché restano bloccate le porte che separano le carrozze 7 e 8 ovvero chi viaggia con tariffa–Standard corrispondente alla vecchia II˚ Classe, non può accedere alle carrozze con tariffa-Premium, Business ed Executive che sono i tre diversi livelli della ex I˚ Classe. Mi spiegano che la libera circolazione sul treno dei viaggiatori di seconda, infastidirebbe l’elite di I˚ Classe.
Inoltre essere rinchiusi per tariffa, comporta anche l’impossibilità, sempre per viaggiatori – categoria – Standard, di potersi accomodare al vagone-Ristorante e consumare, seppur a pagamento, un piatto caldo. Se ad esempio prendi a Milano l’AV-9651 delle 18,00 che arriva a Napoli alle 22,20, scopri che possono cenare al vagone-Ristorante con piatti caldi, esclusivamente i viaggiatori Premium-Business-Executive, mentre i cittadini di seconda classe cioè i prigionieri delle carrozze Standard: NO!
Insomma i cittadini valgono per la tariffa che pagano ed anche i bisogni primari, come mangiare, diventano privilegio. Scopro ogni giorno un Paese sempre più brutto e che devo lottare sempre di più per cambiarlo. “

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