Napolitano parla su Ustica: "Le istituzioni trovino la verità"

A trent'anni dalla strage sono ancora tante le domande. <br>La vigilia delle commemorazioni è stata scandita in queste ore da polemiche roventi.

Napolitano parla su Ustica: "Le istituzioni trovino la verità"
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27 Giugno 2011 - 15.06


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di Giovanni Vignali

È stato un missile. No, è stata una bomba. Non esistono prove dell’abbattimento del Dc9 dell’Itavia che il 27 giugno del 1980 sparì dai tracciati radar, col suo carico di 81 innocenti i cui corpi, senza vita e straziati, vennero fotografati la mattina dopo dai giornali italiani nel mare siciliano.
La vigilia delle commemorazioni della strage di Ustica, in programma oggi a Bologna, è stata scandita in queste ore da polemiche roventi.

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Il messaggio di Napolitano

Oggi si aggiungono le parole del capo dello Stato Giorgio Napolitano, che in occasione del 31esimo anniversario del disastro aereo ha inviato un messaggio a Daria Bonfietti, presidente dell’Associazione parenti delle vittime della strage di Ustica.


“Trovare la verità”

“Ogni sforzo deve essere compiuto, anche sul piano internazionale, per giungere finalmente a conclusioni che rimuovano le ambiguità, i dubbi e le ombre che ancora oggi circondano quel tragico fatto”, ha scritto Napolitano, che, quasi prendendo atto di trent’anni di insabbiamenti e depistamenti, ha auspicato uno sforzo comune per arrivare alla verità: “L’iter tormentoso di lunghe inchieste e l’amara constatazione che le investigazioni svolte e i processi celebrati non hanno consentito la esauriente ricostruzione della dinamica dell’evento e la individuazione dei responsabili non debbono far venir meno l’impegno convinto di tutte le istituzioni nel sostenere le indagini tuttora in corso”.

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Giovanardi contro i familiari delle vittime

L’anniversario non arrivava però sotto i migliori auspici. Ieri un esponente del governo Berlusconi, il sottosegretario con delega a “famiglia, droga e servizio civile” Carlo Giovanardi, si è mosso contro il Comune della città felsinea e contro l’Associazione dei familiari delle vittime. La loro ricostruzione dei fatti, aveva affermato Giovanardi, è falsa.

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