IA in Italia: 900mila prestazioni di telemedicina e mercato a 1,2 miliardi

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IA in Italia: 900mila prestazioni di telemedicina e mercato a 1,2 miliardi
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10 Dicembre 2025 - 15.37


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il mercato dell’IA in un anno è cresciuto del 58% e non sembra voglia fermarsi. Ormai le nuove tecnologie vengono usate sempre di più, dalla sanità ai trasporti, fino all’intrattenimento. La telemedicina è arrivata a 900mila prestazioni, un aumento del 172% rispetto al 2023.

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Ormai non ci si limita a parlarne nei convegni, l’intelligenza artificiale è entrata a tutti gli effetti nella quotidianità. Fa parte dei percorsi di cura, viene usata per ottimizzare le flotte ferroviarie e anche per generare e ottimizzare i contenuti online. Di certo, l’IA sta cambiando i processi e le aspettative, i numeri continuano a crescere e finalmente è arrivato l’AI Act europeo. L’Italia ha già pensato a una sua legge per regolamentare l’IA perché oltre all’innovazione è giusto pensare anche alla governance.

Anche il gaming online cambia con l’IA tra personalizzazione e tutele

Il settore del gioco a distanza in Italia sta vivendo una svolta regolatoria e tecnologica. È entrato in vigore il nuovo regime di licenze ADM che ridisegna le concessioni e i requisiti, favorisce gli operatori più solidi e i processi più trasparenti. Le piattaforme come winbay.co.uk/it usano dei sistemi di personalizzazione basati sull’IA, così come dei sistemi di controllo dei rischi. In questo modo, gli operatori possono garantire la massima tracciabilità e tutela agli utenti.

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Allo stesso tempo, gli strumenti digitali come il Registro Unico delle Autoesclusioni gestito da Sogei e gli analytics antiriciclaggio si integrano sempre di più con i modelli di IA per riconoscere i pattern anomali, per contrastare le frodi e per promuovere il gioco responsabile.

Sanità italiana tra telemedicina e diagnosi assistite che migliorano la presa in carico

La sanità è il banco di prova più concreto. Nel 2024 le prestazioni di telemedicina hanno raggiunto quota 900mila in Italia, con un aumento del 172% rispetto al 2023. Visite di controllo online, monitoraggio da remoto e televisite stanno riducendo gli spostamenti e le attese, soprattutto per i pazienti cronici o per quelli fragili.

Allo stesso tempo, l’IA entra nei percorsi diagnostici, dal supporto alla lettura di immagini radiologiche alla prioritarizzazione dei casi sospetti, con l’Istituto Superiore di Sanità che dedica dei lavori specifici all’imaging e alle prospettive di integrazione.

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Per capire dove l’IA sta già dando una mano in corsia:

  • Triage e follow-up con sistemi che segnalano le anomalie nei parametri da remoto
  • Supporto alla refertazione con algoritmi che riducono i tempi di lettura e gli errori ripetitivi

Trasporti e mobilità intelligente con treni e città che imparano dai dati in tempo reale

Spostarsi meglio significa orchestrare i dati. Il Gruppo FS ha avviato una partnership strategica con Microsoft per portare gli strumenti di IA a più di 50mila persone e per accelerare l’innovazione responsabile nei processi interni: produttività, sicurezza operativa e manutenzione sono i fronti più richiesti.

A livello di sistema, la combinazione tra i sensori e i modelli predittivi permette di avere dei controlli linea più rapidi e degli interventi mirati che sono fondamentali per l’affidabilità e per la puntualità. Il tema sicurezza resta importante, l’IA è sempre più usata per monitorare le infrastrutture, per prevedere i guasti e per gestire gli allarmi, riduce i fermi imprevisti e aumenta la resilienza del servizio.

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Intrattenimento che si reinventa tra videogiochi più personalizzati e cinema che sperimenta

Nel 2024 l’industria dei videogiochi in Italia ha generato 2,4 miliardi di euro, con il software al 77% dei ricavi. È un ecosistema che già usa l’IA per tarare la difficoltà, per evitare i comportamenti tossici e per proporre dei contenuti su misura.

Anche il cinema sta esplorando l’IA, dalla pre-produzione al restauro, fino ai nuovi format sperimentali raccontati da Rai Cinema. Mentre il dibattito sul doppiaggio e le voci sintetiche resta aperto, nei fatti l’uso cresce nei processi dove la tecnologia fa risparmiare tempo senza intaccare la creatività e i diritti.

Un mercato che continua a correre e che attrae gli investimenti

In Italia, il valore dell’IA ha raggiunto 1,2 miliardi di euro nel 2024, è cresciuto del 58% e con la Generative AI che pesa per il 43%. Questo significa che la sperimentazione sta diventando progetto. Nel 2025 il mercato Big Data e Analytics è cresciuto ancora di un altro 20%, questo perché senza basi dati accessibili e di qualità l’IA non carbura.

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Per quanto riguarda le regole, l’Italia ha approvato a ottobre 2025 la prima legge nazionale sull’IA (Legge 132/2025), che affianca l’AI Act europeo e introduce i principi e gli obblighi per lo sviluppo e l’uso responsabile. La governance e le misure di trasparenza stanno quindi diventando parte integrante dei piani industriali.

Dai test in laboratorio ai servizi in produzione

La sanità, i trasporti e l’intrattenimento mostrano che l’IA in Italia funziona quando è incastonata in processi semplici, metriche di qualità e regole chiare. I dati dicono che la domanda c’è, la tecnologia matura e il quadro normativo si sta definendo.

La sfida del 2026 sarà misurare meglio l’impatto: tempi di attesa ridotti, puntualità dei servizi, soddisfazione degli utenti, ROI dei progetti. E, soprattutto, passare dal test in laboratorio al servizio in produzione con dei team misti (tecnici, clinici, operatori, creativi) e delle competenze diffuse. È così che l’IA, da promessa, diventa routine quotidiana per le persone, le città e le aziende.

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