Trattori sì Trattori no a Sanremo: il dilemma che assilla il governo

Dopo le iniziali promesse di Amadeus si tenta di trovare una soluzione che non imbarazzi i vertici Rai e la Leader. Intanto i più oltranzisti sono già in marcia.

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7 Febbraio 2024 - 14.42 Culture


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di Ludovico Conti

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Lunedi, presentando il Festival, Amadeus si sbilancia aprendo le porte ai trattori, mostrando così solidarietà al movimento che sta invadendo le strade del nostro Paese e non solo. Questa posizione ha creato però imbarazzo sia al governo sia ai vertici della Rai.
La presenza del movimento sul palco era data quasi per certa. La Rai, tuttavia, da allora naviga tra conferme parziali e smentite, evocando l’incertezza dell’anno precedente riguardo alla partecipazione di Zelensky, quando le voci oscillavano tra conferme e negazioni in rapida successione.

Il movimento, intanto, non è omogeneo sia nella visione sia nella priorità degli obiettivi. Danilo Calvani, ex leader dei forconi e attuale rappresentante di spicco delle proteste dei trattori, rivela che il loro obiettivo resta Sanremo, ma temono di essere surclassati dalla Coldiretti. Salvatore Rais, capo di Riscatto Agricolo, punta ancora più in alto, mirando addirittura alla “marcia su Roma”.
Se da un lato si discute sulla possibilità di salire sul palco, come avvenne nel 1984 quando Pippo Baudo concesse spazio agli esponenti dell’Italsider, quest’anno si mette in discussione la volontà della Rai di dar loro voce.

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Il vero tema dell’imbarazzo è rappresentato dal fatto che dopo anni di dure critiche, il governo di destra, ora al potere, sembra evitare scontri diretti con Bruxelles, suscitando delusione tra i suoi sostenitori.
Il governo dal canto suo sperava di mitigare il malcontento grazie alla vicinanza con la Coldiretti, ma invece di placare le tensioni nel settore, l’associazione viene accusata di favorire le multinazionali a discapito degli interessi locali.

Lollobrigida e Meloni rischiano di essere in imbarazzo di fronte alle proteste dei trattori, supportate fin dal principio da Salvini e dalla Lega. L’estensione dell’imbarazzo del governo si palesa anche con il comportamento ambiguo del ministro delle Infrastrutture sia sui social media che nelle dichiarazioni sembra riflettere un gioco politico, dove Salvini fa l’oppositore pur essendo al governo, aumentando la tensione in vista delle elezioni.
Il ministro dell’Agricoltura intanto si è impegnato in incontri per trovare soluzioni, mentre i vertici Rai si sono riuniti a Sanremo per affrontare la questione della visibilità dei trattori. Alla fine sembra che abbiano deciso di dare uno spazio limitato alla protesta durante Sanremo, proponendo di ospitare i manifestanti in palchi esterni.

Nel frattempo una prima delegazione dei Trattori da Melegnano è arrivata in territorio sanremese portando la mucca Ercolina 2 stringendo il cerchio intorno alla città. Si fa sempre più realistico lo scenario che quest’anno a Sanremo a suonare siano anche i rombi dei motori dei trattori.

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