Il racconto di Elisa: "Un produttore mi disse 'Sei carina, canta e lascia stare la scrittura'. Mi fece stare male"

La cantante racconta un episodio risalente a quando aveva 15 anni: "Le parole di quel produttore maschilista per me sono state benzina, amara sì, ma pur sempre buona per spingere l’acceleratore".

La cantante Elisa
La cantante Elisa
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26 Maggio 2021 - 10.13


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Il mondo della musica è ancora a predominanza maschile, adesso come nel passato, come dimostra l’episodio raccontato da Elisa, una delle cantanti più riconosciute in Italia.

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Sull’onda del ‘caso’ Aurora Leone alla Partita del Cuore, la cantautrice ha raccontato sui social una storia di maschilismo vissuta sulla sua pelle. “‘Sei carina, pensa a cantare. Lascia stare la scrittura’. Avevo quindici anni e quelle parole mi fecero venire una gastrite che durò per dei mesi. Avrei dovuto lasciar stare anche la produzione, gli arrangiamenti, la curiosità per tanti strumenti, perché era tutto troppo. Sarebbe bastato sorridere, ‘mettermi carina’, cantare bene e ‘tenermi da conto’. Queste sono state le parole di un produttore maschilista in cui sono inciampata prima ancora dei miei esordi. Per me sono state solo altra benzina, amara sì, ma pur sempre buona per spingere ancora più giù l’acceleratore”.

E infatti il racconto di Elisa prosegue con una delle sue tante soddisfazioni professionali raggiunte già pochi anni dopo l’esordio: “A ventisette anni mi trovavo a Zurigo in studio con Tina Turner per registrare la sua voce, perché ero la produttrice del brano che avevo scritto per il nostro duetto e ne curavo quindi gli arrangiamenti e anche tutti gli aspetti tecnici della registrazione. Lei mi disse ‘Sono molto orgogliosa di te, donne come te stanno cambiando il mondo. Quando ero giovane io, quello che stai facendo tu oggi qui con me sarebbe stato impensabile’. Non lasciamo che nessuno ci dica che questo non è il nostro posto”, conclude Elisa.

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