Omotransfobia: dopo Elodie anche Fedez attacca Lega e Pillon
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Omotransfobia: dopo Elodie anche Fedez attacca Lega e Pillon

Il cantante accusa le destra per l'ostruzionismo al Senato contro il disegno di legge Zan

Federico Lucia "Fedez"
Federico Lucia "Fedez"
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31 Marzo 2021 - 14.23


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Quello che sta accadendo è vergognoso.
Insulti razzisti e sessisti per aver attaccato l’omotransfobia presente nella Lega.
Ma adesso dopo Elodie https://www.globalist.it/news/2021/03/31/elodie-osa-criticare-l-omofobia-leghista-sui-social-valanghe-di-insulti-e-minacce-per-la-cantante-2077455.html anche Fedez esce allo scoperto sul tema dei diritti civili attaccando il senatore Pillon e la Lega per l’ostruzionismo con cui è stato bloccato il ddl Zan sull’omotransfobia.
Fedez, in una serie di storie su Instagram si è rivolto al senatore partendo dal fatto che questi ha definito non essere “una priorità” l’approvazione del ddl.
Dopo aver ricordato e riassunto l’obiettivo della legge, ha contestato la prima dichiarazione di Pillon, che avrebbe detto che questa è una legge che non va bene perché darebbe il via agli uteri in affitto.
“Che è un bel titolo – ha commentato Fedez -, il problema è che nel ddl Zan non si parla di questo”.
Poi ha attaccato sulla questione delle priorità, ricordando al senatore che su questi argomenti ci ha costruito una carriera politica.
“Lei è famoso per essere quello del Family Day e oggi si toglie dal dibattito così? – lo ha punzecchiato – non è da lei!”. 
E poi Fedez è passato a parlare di altre priorità.
Se non lo è il tema dei diritti civili allora cosa? Fedez ha quindi attaccato al Lega sul piano vaccinale lombardo e sulla terapia intensiva in Fiera per la quale alcuni donatori starebbero chiedendo indietro i soldi.
E poi tira fuori una vecchia polemica dell’anno scorso, quando Pillon lo aveva definito un personaggio blasfemo per via di un tatuaggio di Gesù.
“Quando io e mia moglie invitavamo a indossare le mascherine per lei era una priorità dire ‘Fedez è un personaggio blasfemo che uccide la nostra civiltà e non può fare appelli di questo tipo’?”. 
E infine, dopo aver mostrato un pezzetto tratto dal Family Day in cui Pillon affermava che la società è impazzita perché “i bambini si truccano, si mettono il rossetto” Fedez chiude il suo intervento: “Le dico una cosa da padre signor Pillon – ha detto -.
Io ho un bambino di tre anni che gioca con le bambole e la cosa non mi desta nessun turbamento.
Come non me ne desterebbe se un giorno volesse mettersi un rossetto, uno smalto o una gonna. Mio figlio deve essere libero di esprimersi.
La cosa che mi destabilizzerebbe un po’ è sapere che vive in uno Stato che non tutela il suo sacrosanto diritto di esprimersi in piena libertà, cercando di arginare le dinamiche discriminatorie e violente che molto spesso si verificano in questo Paese, questo per me è una priorità”.

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