Il Pd rompe la 'pax' Rai e dà l'assalto a Foa, ma a rischiare è anche Salini
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Il Pd rompe la 'pax' Rai e dà l'assalto a Foa, ma a rischiare è anche Salini

Due Rai Rita Borioni e Riccardo Laganà hanno chiesto in una lettera indirizzata a Gualtieri e a tutto il CdA la testa del Presidente Rai. Si uniscono Anzaldi (Iv) e Verducci (Pd)

Salini e Foa
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27 Febbraio 2020 - 20.36


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Assalto finale a Foa? Forse sì, anche perché il Pd che ha nicchiato fin da quando è entrato in maggioranza sembra aver rotto la pax televisiba.
Nel frattempo due Consiglieri di Amministrazione Rai Rita Borioni e Riccardo Laganà hanno chiesto in una lettera indirizzata al Ministro Roberto Gualtieri e a tutto il CdA la testa del Presidente Rai, esigendone la revoca delle deleghe. A questo si è aggiunto il Segretario della Vigilanza Rai Michele Anzaldi, nonché Deputato di Italia Viva, che per primo e più volte aveva denunciato la vicenda Bruchi sottolineando l’inusitata decisione di designare per la prestigiosa carica un’esterna (finanche conduttrice di un programma televisivo) anziché figure professionali interne alla Rai.
“Dopo la richiesta ufficiale dei consiglieri Rai Borioni e Laganà di revocare le deleghe al presidente Foa a seguito del caso Prix Italia” scrive Michele Anzaldi su Facebook, “mi auguro non solo che il ministro Gualtieri, cui è indirizzata la loro lettera, intervenga al più presto, ma anche che si pronuncino subito la Corte dei Conti e l’Anac, alle quali ho presentato esposti già due settimane fa sulla nomina della collaboratrice esterna Bruchi a segretario generale della manifestazione internazionale organizzata dalla RAI”. “La lettera dei consiglieri Rai – prosegue l’On. Anzaldi – si somma alle dichiarazioni dell’Usigrai e alle interrogazioni dei commissari di maggioranza in commissione di Vigilanza RAI: come fa il Governo a non intervenire? Non fare nulla significa coprire l’imbarazzante comportamento di Foa”.
Intanto, sempre in seno alla Commissione di Vigilanza Rai, entra in gioco anche il Senatore del Pd Francesco Verducci. “Il Governo” dichiara il Senatore, “intervenga su Presidenza Rai dopo la grave denuncia ad opera dei Consiglieri Borioni e Laganà nei confronti del Presidente Foa in merito al Prix Italia. Non può essere tollerata una gestione opaca del servizio pubblico. Sono ormai troppe le cose che hanno passato il segno.”
Una presa di posizione che rompe con una perpetuata linea di condotta piuttosto “tollerante” nei confronti del Presidente Foa da parte del Partito Democratico, come più volte denunciato dal Segretario Anzaldi. Una presa di posizione che apre scenari del tutto nuovi e che potrebbe inserirsi nell’ipotesi della caduta del Consiglio di Amministrazione Rai, con la (data per papabile) defenestrazione dell’Ad Fabrizio Salini e, ovviamente, dello stesso Foa.

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