Propaganda per Salvini: le accuse dell'Agcom alle faziosità del Tg2
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Propaganda per Salvini: le accuse dell'Agcom alle faziosità del Tg2

Nella delibera con la quale l'Autorità ha multato la Rai per 1,5 milioni di euro per violazione del contratto di servizio tanti gli addebiti alla testata diretta da Sangiuliano

Salvini al Tg2
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21 Febbraio 2020 - 16.55


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Non vuole uno scienziato della comunicazione o un cronometrista per capire perché il Tg2 a Saxa Rubra era soprannominato TgSalvini e, in subordine, TgSalvini-Meloni.
Faziosità tanto nella politica interna quanto nella politica estera e nella cronaca. Da Donald Trump a Steve Bannon, da Boris Johnson fino a Emmanuel Macron intervistato da Fabio Fazio, fino all’avere definito ‘nordafricani’ i presunti responsabili dell’omicidio del vice-brigadiere Mario Cerciello Rega, risultati invece, con lo sviluppo delle indagini, due cittadini statunitensi. 
Sono tanti i servizi del Tg2 bacchettati dall’Agcom nella delibera con la quale l’Autorità ha multato la Rai per 1,5 milioni di euro per violazione degli obblighi del contratto di servizio.
L’Authority segnala che nel servizio del Tg2 delle 20,30 del 28 febbraio 2019, sull’incontro ad Hanoi tra il presidente Usa Donald Trump e il leader nordcoreano Kim Jong-un, “il corrispondente afferma che ‘Trump è stato abile’. Eppure, appena mezz’ora prima, lo stesso corrispondente, nell’edizione del Tg1 delle 20, aveva definito il vertice ‘un fallimento’ definito una ‘battuta d’arresto'”.
E ancora, l’Agcom contesta un “‘editoriale’ del Tg2 del 4 marzo 2019 nel quale si commenta ironicamente l’intervista rilasciata a Fabio Fazio dal Presidente Macron su Rai Uno. Il cittadino e utente viene esposto ad un editoriale che bersaglia i due interlocutori senza alcun riferimento esplicito al senso e al contesto di riferimento e senza un chiaro ancoraggio ad una ‘notizia’, né all’esplicitazione delle ragioni che motivano l’editoriale”.
Ancora in riferimento alla Francia, il Tg2 finisce bacchettato dall’Autorità guidata da Angelo Cardani per come ha trattato “le vicende legate alle proteste del movimento dei gilet gialli e le reazioni delle forze dell’ordine francesi, in relazione al Presidente della Repubblica Francese” con l’editorialista che “racconta ‘di una pagina buia della storia repubblicana francese con episodi che hanno messo a nudo il carattere reazionario e in qualche modo repressivo della sua presidenza’. Anche in questa occasione, questi giudizi netti, categorici e univoci non sono accompagnati da alcun contraddittorio né da alcun riferimento a letture diverse, approfondite e plurali della situazione politica francese”.
L’Agcom cita poi “un’intervista del 25 gennaio del 2019, andata in onda nel Tg2, a Steve Bannon, presentato in studio come ‘teorico della destra sovranista americana’, senza specificare la ragione, il contesto o la motivazione relativa al dibattito pubblico italiano o estero. I contenuti dell’intervista, registrata negli Stati Uniti, in ogni caso, non trattavano il punto di vista della ‘destra sovranista americana’ ma si sostanziavano, esclusivamente, in una serie di commenti sui leader delle forze di governo italiano di allora, senza fornire alcun chiarimento in ordine alle ragioni per le quali si riteneva di dare spazio a Bannon e, dunque, senza alcuna precisazione circa la sua figura e il suo ruolo”.
Tg2 bacchettato anche per un servizio del 5 dicembre scorso “in merito alle elezioni britanniche nel quale si dava conto tuttavia soltanto del candidato Boris Johnson, senza alcun cenno agli sfidanti e alle rispettive proposte politiche, al dibattito pubblico nel Regno Unito e senza alcun riferimento alle diverse posizioni in campo” e per l’edizione delle 13 del 26 luglio scorso del Telegiornale in cui “si riporta la notizia dell’assassinio del vice-brigadiere Mario Cerciello Rega. Il notiziario – scrive l’Agcom – è l’unico dei notiziari Rai ad attribuire nei titoli e nel lancio da studio e nel servizio, con una assoluta certezza, che i responsabili dell’omicidio sono indicati come ‘due nordafricani’. Come è noto, con il successivo sviluppo delle indagini, sono invece stati individuati quali presunti responsabili dell’omicidio due cittadini statunitensi”.
L’Agcom contesta infine al Tg2 la diffusione in alcune edizioni (6 novembre 2019, del 13/14/15/17 gennaio 2020 e poi ancora del 6 febbraio 2020) “di servizi dai toni enfatici e propagandistici in merito alle visite ad Ostia, a Tor Pignattara e in Emilia Romagna del leader della Lega”.

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