Sospeso per una settimana dalla Rai, Sanfilippo reagisce: "Ho osato criticare Salvini"
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Sospeso per una settimana dalla Rai, Sanfilippo reagisce: "Ho osato criticare Salvini"

Il giornalisti del servizio pubblico era finito nella bufera per un post contro il capo della Lege: "Mi state prendendo una settimana di stipendio e io ne devolvo un'altra in solidarietà ai profughi"

Fabio Sanfilippo e Matteo Salvini
Fabio Sanfilippo e Matteo Salvini
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13 Novembre 2019 - 18.42


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“Mi state prendendo una settimana di stipendio perché da cittadino ho ‘osato’ esprimere in modo forte la mia contrarietà alle politiche dell’ex ministro Salvini? Bene, si sappia. Rilancio. Un’altra settimana di stipendio la devolvo in solidarietà a una famiglia di profughi”.

Lo ha detto il giornalista Rai Fabio Sanfilippo in merito alla sospensione di una settimana comminatagli dall’azienda in seguito alle parole usate in un post su Matteo Salvini, che l’azienda aveva definito da subito “gravissime”.
“E la montagna partorì l’elefante – scrive Sanfilippi dopo la decisione della Rai – Mai mi sarei immaginato che un giorno mi sarei trovato a scrivere un post come questo. Condannato a scontare una pena amministrativa e pecunaria dal mio editore che dovrebbe tutelarmi per aver espresso privatamente una opinione e una critica nei confronti di un potente. Senza che il potente abbia sentito la necessità e l’urgenza di avvalersi della facoltà di adire le vie legali nel caso si fosse sentito o si sentisse offeso dal mie critiche seppure aspre”.
“Eppure è accaduto. Non so se sia la prima volta, comunque registro che la Rai anzi il suo solerte amministratore delegato ha sentito l’urgenza di punirmi dando per assodato – in assenza di qualsiasi pronunciamento della magistratura o di querela di parte – che io abbia diffamato l’ex ministro Salvini, il quale mi ha a sua volta definito ‘schifoso'”, prosegue il giornalista.
“Sono arrabbiato? Sì. Ma soprattutto sono allibito di fronte a una decisione che si basa su presupposto censorio inaccettabile. La libertà di espressione non può essere merce di scambio o essere messa in discussione in questo Paese, deve essere chiaro. Costi quel che costi. Di questo stiamo parlando. Mi state prendendo una settimana di stipendio perché da cittadino ho ‘osato’ esprimere in modo forte la mia contrarietà alle politiche dell’ex ministro Salvini? Bene, si sappia. Rilancio. Un’altra settimana di stipendio la devolvo in solidarietà a una famiglia di profughi, la famiglia di Sheradzade che incontrerò presto. Io sono fatto così, e chi mi conosce lo sa bene. Peace and Love”, conclude.

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