Rai, tg per sordomuti senza immagini. Perché?

Il Lis va in onda dopo il telegiornale delle 14.20 ma sembra fatto per forza: le notizie sono ridotte all'osso, senza alcun contributo visivo

Rai, tg per sordomuti senza immagini. Perché?
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12 Giugno 2015 - 22.07


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Non avevamo mai visto LIS, un telegiornale per gli utenti sordomuti. Va in onda su Rai3, poco dopo il Tg3 delle 14 e 20. Un notiziario all’osso, che appare un po’ “raccogliticcio” e fatto solo perché deve essere fatto. Per servizio. Al di là di queste considerazioni, la cosa che colpisce, e che potrebbe portare ad una riflessione, ad un ripensamento dell’appuntamento quotidiano, è il fatto che agli utenti sordomuti vengono negate le immagini. Perché? Lo schermo di questo brevissimo tg di servizio è diviso in due: sul lato sinistro un conduttore che usa il linguaggio dei segni, sul lato destro la conduttrice che avevamo visto al Tg3 delle 14 e 20, che ripete con passo necessariamente lento, in pillole, poche notizie tratte dal Tg tradizionale andato in onda poco prima. Niente immagini degli eventi assai sinteticamente raccontati. Ci chiediamo: perché non offrire anche le immagini? Basterebbe mantenere nella metà dello schermo il solo conduttore del linguaggio dei segni, e nell’altra metà le immagini con le notizie lette, come si dice in questi casi, “fuori campo”. Elementare, Watson!

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