Microsoft si lancia nella lotta alla pirateria. Ha investito infatti 100 mila dollari per realizzare una tecnologia in grado di bloccare il download di contenuti protetti da copyright circolanti sul canale BitTorrent. I finanziamenti sarebbero andati ad una software house denominata Pirate Pay operante in Russia, ma il progetto sarebbe stato patrocinato anche da altre grandi aziende, in particolare case di produzione cinematografica, direttamente interessate a tale tecnologia e a combattere il file sharing.
Il nuovo sistema per il blocco del P2P illegale avrebbe già superato con successo la fase sperimentale, grazie ad esso sarebbe stato possibile indentificare nel flusso di file generato da BitTorrent numerosi download in violazione delle norme a protezione del diritto d’autore.
Questa nuova tecnologia si basa in pratica in un’azione di disturbo a carico delle connessioni in condivisione: identifica un contentuo illegalmente scambiato e, agendo sugli indirizzi Ip dei client collegati, li disconnette.