Francesca Neri racconta il dramma della sua malattia: "Ho pensato al suicidio"
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Francesca Neri racconta il dramma della sua malattia: "Ho pensato al suicidio"

L'attrice spiega come convive con la cistite interstiziale, una malattia cronica molto dolorosa

Francesca Neri
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28 Settembre 2021 - 13.55


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Franceca Neri è tornata a parlare della sua malattia cronica, la cistite interstiziale, dopo che il marito Claudio Amendola aveva raccontato il dramma che stava vivendo in un’intervista a Verissimo.
Presentando il suo libro “Come carne viva”, l’attrice ha dichiarato: “La fase acuta è durata tre anni. Non ne sono fuori, non si guarisce: impari a gestirla e a non provocarla, in modo che non sia invalidante. Ho accarezzato l’idea del suicidio, senza Claudio non ce la farei”.
L’addio al cinema: “Dicevano che ero drogata”
Ad aiutarla nel periodo più buio, inaspettatamente, è stato il web. “Io non credo ai social, ma i primi due anni sono stata in una chat di donne che soffrono di questa patologia. Un po’ come gli alcolisti anonimi…”, ha raccontato la Neri in un’intervista al “Corriere della Sera”. Dopo l’addio al cinema ha invece trovato poca solidarietà tra i colleghi: “Da una parte c’era incredulità, non capivano come avessi fatto a staccare. Altri dicevano che ero talmente drogata che non mi reggevo in piedi”.
Niente caldo e aria condizionata 
Dopo tre anni di calvario, l’attrice è riuscita a trovare un compromesso con la sua malattia: “Ho trovato un equilibrio, che devo difendere. Ho cominciato a privarmi delle cose che potevano scatenare una reazione: aria condizionata, il caldo, certi cibi”
“Il dolore più grande è stato per mio figlio” 
La malattia ha stravolto completamente la sua vita e quella della sua famiglia: “Volevo stare sola, anche per proteggere mio figlio Rocco. Di fatto sono stata via tre anni, anche se ero in casa con loro, ed è la cosa più terribile.
Il dolore più grande è stato per mio figlio, il libro l’ho scritto per lui”. Una prova che ha messo a durissima prova anche il suo matrimonio: “Claudio è il mio opposto, eppure eccoci ancora qui dopo 25 anni. Se non avessi avuto questa complicità e questo affetto non ce l’avrei fatta”.

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