Silver Sirotti, il ferroviere che morì per salvare le vittime della bomba fascista dell'Italicus
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Silver Sirotti, il ferroviere che morì per salvare le vittime della bomba fascista dell'Italicus

Alle 1:23 del 4 agosto 1974, la quinta carrozza del treno Roma-Monaco fu danneggiata da un'esplosione appena uscita dalla galleria dell'Appennino tosco-emiliano. Silver riuscì a mettere in salvo numerosi feriti, ma perse la vita a causa dell'inalazioni

Silver Sirotti, il ferroviere che morì per salvare le vittime della bomba fascista dell'Italicus
La strage di Bologna
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4 Agosto 2023 - 09.15


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Nel corso degli anniversari della strage del treno Italicus (12 morti e 48 feriti) è stato ricordato a Forlì, la città del ferroviere Silver Sirotti, 25 anni, medaglia d’oro al valor civile: uscito praticamente incolume dallo scoppio, Sirotti, in servizio come controllore, con un estintore non esitò a risalire sulla carrozza devastata e in fiamme e il suo intervento gli permise di salvare molte vite ma gli costò la sua, sopraffatto dal fuoco e dal fumo. Alla cerimonia, nel parco a lui dedicato, sono intervenuti tra gli altri il sindaco Gian Luca Zattini e Franco Sirotti, fratello di Silver.


All’1.23 del 4 agosto 1974 la quinta carrozza dell’Italicus Roma-Monaco fu sventrata da un’esplosione all’uscita dalla lunga galleria dell’Appennino toscoemiliano a San Benedetto Val di Sambro.


La strage fu rivendicata da ‘Ordine Nero’, ma non ebbe responsabili: tutti gli imputati processati sono stati assolti.


L’espresso 1486 era partito dalla stazione di Roma Tiburtina alle 20.35 ed era transitato da Firenze Santa Maria Novella a mezzanotte e mezzo, con 23 minuti di ritardo: questo ‘slittamento’ sull’orario previsto impedì che l’ordigno esplodesse nella stazione di Bologna, dove negli anni successivi di fu la strage del 2 agosto 1980 con 85 morti e 200 feriti).

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Dieci anni dopo l’Italicus un altro attentato all’interno della stessa galleria, quello del rapido 904 (23 dicembre ’84), costò la vita a 16 persone, 267 i feriti.

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