Crisanti spiega l'amara verità: "Vaccinare con questi livelli di trasmissione del virus fa aumentare il rischio varianti"

Il virologo a Piazzapulita: "Più c’è trasmissione più si generano varianti. Più varianti ci sono più è probabile che una di queste sia resistente al vaccino. Ma in questo momento un lockdown sarebbe inutile"

Andrea Crisanti
Andrea Crisanti
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28 Gennaio 2021 - 21.59


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Ospite a Piazzapulita, il virologo Amdrea Crisanti ha parlato delle varianti del Coronavirus, il nuovo incubo che ha reso il virus più contagioso e più difficile da controllare, oltre che mettere in dubbio l’efficacia dei vaccini. 
Il virologo ha spiegato che “le varianti vanno viste come un fenomeno naturale. La maggior parte sono innocue, alcune volte però possono esserci cambiamenti diversi. E il virus può, ad esempio, diffondersi più velocemnte. Un virus più contagioso, come nel caso della variante inglese, ci preoccupa soprattutto per quanto riguarda l’immunità di gregge: alza la soglia dal 70 al 75/80 per cento. Mentre non abbiamo prove sul fatto che uccida di più”. 
Ma il problema sta nell’efficacia dei vaccini: “Non si vaccina con questi livelli di trasmissione perché ci possono essere delle varianti che se sono resistenti al vaccino poi si trasmettono come un fuoco selvaggio. Più c’è trasmissione più si generano varianti. Più varianti ci sono più è probabile che una di queste sia resistente al vaccino. Ma in questo momento un lockdown sarebbe inutile perché non abbiamo i vaccini”.

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“Sui vaccini ci è stato propagandato lo scenario migliore. Ma era prevedibile che ci fossero problemi. Succede raramente che in una catena così complessa vada tutto bene. Aver fatto illudere che il vaccino era alla portata di tutti a breve è stato un errore” ha concluso Crisanti. 

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