Il cristianesimo di Bannon: da Trisulti fino a sognare teste le degli avversari appese a un palo

Le dichiarazioni del guru anti-Bergoglio prefigurano che la nostra civiltà, la nostra fede, la nostra visione non può che essere questa. Per loro, ovviamente

Steve Bannon e Matteo Salvini
Steve Bannon e Matteo Salvini
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Riccardo Cristiano Modifica articolo

6 Novembre 2020 - 16.44


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La mattinata che ho appena trascorso vorrei raccontarla perché ho bisogno d’aiuto. Si tratta di questo: stamane mi son preparato per andare a lezione nell’accademia neo-cristiana di Trisulti, dove frequento con soddisfazione un corso per la formazione di nuovi politici veramente cristiani e veramente devoti, anche ovviamente alla patria.
La preparazione richiede sempre del tempo, dal momento che devo controllare prima la tunica bianca,  simbolo della purezza, poi il mantello rosso, simbolo del sangue versato e la cotta nera che assicura come io non tema la morte: sono soltanto alcuni piccoli esempi del lavoro che devo compiere prima di uscire di casa. Indossare tutto il richiesto e sguainare la spada sono gli ultimi atti che un buon iscritto alla scuola, quale conto di essere, deve compiere prima di uscire di casa, salire sul motorino e raggiungere finalmente Trisulti. Ho già fatto tutto quando, sotto la mia corazza, sento il beep del mio “Oh Lord Phone”: mi fermo e con la comprensibile fatica riesco a vedere la mail che mi informa dell’ultima  dichiarazione del nostro fondatore, Steve Bannon: “Il secondo mandato dovrebbe cominciare licenziando Wray e Fauci. No, preferirei fare un passo in più ma il presidente è un uomo di cuore, un buono. Tornerei ai vecchi tempi dei Tudor. Metterei le loro teste su pali ai due angoli della Casa Bianca come avvertimento ai burocrati federali. Se non sei d’accordo, sei finito.” 
Ho sempre pensato che si dovessero decapitare  l’immunologo a capo della task-force anti-Covid Usa, Anthony Fauci, e il direttore della Fbi, Christopher Wray, impalando le loro teste ai cancelli della Casa Bianca. Ma non l’ho mai detto per quella codardia che contraddistingue gli aspiranti rispetto ai capi. So però che la nostra civiltà, la nostra fede, la nostra visione non può che essere questa. Ma è quel richiamo al ritorno ai Tudor che mi lascia perplesso. Loro si estinti, non vorremo mica fare la stessa fine?
Così cerco un amico, un monsignore che vive lontano, non so esattamente dove, infatti da tempo uso il suo account whatsapp per contattarlo nella sua abitazione remota e segreta. Voglio esprimergli questa perplessità. Ma a differenza delle altre volte non mi risponde. Lascio squillare a lungo ma non c’è nulla da fare. Così riavvio il mio vecchio Durlindana modificato e a tutta velocità prendo la via di Trisulti, non voglio fare tardi. Ma arrivato al bivio trovo un cartello nuovo, mai visto prima: indica Rocamadur. Rimango basito, mi distraggo, e il mio Durlindana modificato finisce in un covone di fieno. Quando mi alzo vedo i contadini del posto che non mi guardano con simpatia. Getto tutti gli orpelli pesanti e scappo.
Per fortuna sono riuscito a tornare a casa integro ma non so se chiamare il preside della prestigiosa Accademia. Come potrei dirgli la verità… 
PS: l’unica cosa che può sembrare falsa di questo articolo, la dichiarazione di Bannon, è vera.

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