La ricerca: il 63% degli italiani ha avuto disturbi psicologici (magari lievi) durante il lockdown
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La ricerca: il 63% degli italiani ha avuto disturbi psicologici (magari lievi) durante il lockdown

I dati di una ricerca realizzata dall'Istituto Elma Research in sei Paesi europei. Calcolata anche l'insonnia e i risvegli notturni

Problemi psicologici lockdown
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10 Ottobre 2020 - 10.25


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Nella giornata mondiale della salute mentale, un’importante ricerca realizzata dall’Istituto Elma Research in sei Paesi europei (Francia, Germania, Gran Bretagna, Italia, Spagna, Polonia), afferma che il 58% dei cittadini hanno avuto sintomi di disturbi psicologici con una durata maggiore di 15 giorni durante il lockdown.

Con punte del 63% in Italia, del 63% in Gran Bretagna e del 69% in Spagna, Stati dove l’impatto del Covid-19 è stato più forte, mentre il dato risulta inferiore al 50% in Germania.
Nella ricerca realizzata per conto di Angelini Pharma in occasione della Giornata mondiale della salute mentale sono diversi i sintomi citati: insonnia, difficoltà a dormire o risvegli notturni (19% media europea, 20% Italia); mancanza di energia o debolezza (16% media europea, 14% Italia); tristezza o voglia di piangere (15% media europea, 18% in Italia); paure e timori eccessivi (14% media europea, 17% Italia), mancanza di interesse o piacere nel fare le cose (14% media europea, 13% Italia); panico e attacchi di ansia (10 % media europea, 10% Italia 10%).
La maggioranza dei cittadini europei riferisce di aver avuto almeno due di questi sintomi (61%); in Italia il 67%; il 50% del campione italiano afferma di aver avuto questi sintomi per la prima volta (media europea 46%), mentre il 33% asserisce di aver avuto un peggioramento di sintomi già preesistenti (media europea 39%).
Come le persone hanno affrontato questa epidemia parallela di disturbi psicologici?
Per la maggioranza condividendo le preoccupazioni con il partner, i familiari e gli amici piu’ vicini (54% media europea, 51% in Italia), mentre solo una minoranza è ricorsa ad una figura professionale di aiuto: medico di medicina generale (media europea 18%, Italia 17%), psicologo (media europea 11%, Italia 11%), psichiatra (9% media europea, Italia 6%).
Il coinvolgimento limitato a figure professionali può anche dipendere dalle misure restrittive in vigore all’epoca del lockdown.
Un risultato inatteso della ricerca riguarda il comportamento delle persone rispetto all’informazione.
Sebbene i disturbi psicologici fossero molto diffusi, tuttavia solo 1 persona su 4 ha cercato informazioni sul tema della salute mentale collegata al Covid-19 (26% media europea) – con l`eccezione dell`Italia (35%) e della Spagna (38%) dove le percentuali sono più alte.
Le persone hanno cercato informazioni soprattutto su internet (65% media europea di chi si è attivato nella ricerca di informazioni, Italia 64%) seguita dalla televisione (18% media europea, Italia 15%) e dal medico di medicina generale (18% media europea, Italia 18%).
Vale sempre l’osservazione che questi numeri sono riferiti a una situazione di emergenza in cui l’accesso al medico di base e ad altri professionisti della cura era fortemente limitato.

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