Come è cambiato il gioco durante il lockdown?
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Come è cambiato il gioco durante il lockdown?

Casinò online, poker ed eSports hanno preso il sopravvento, diventando la vera certezza dei giocatori online. I primi, complice i casinò bonus, hanno strappato sempre più consensi.

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globalist Modifica articolo

27 Agosto 2020 - 17.02


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Il Covid-19, che si è abbattuto come un macigno su miliardi di vite inconsapevoli, ha creato una grande crisi. Crisi che però ha nascosto delle opportunità e che, giocoforza, ha portato a dei cambi di abitudine in alcuni casi insperati e imprevisti. Mai dire mai, nella vita. Il tanto tempo libero avuto a disposizione in periodo di lockdown ha consentito a molti di riprendersi la propria vita e di dedicarsi ad attività troppo spesso bistrattate o ingiustamente messe in secondo piano. Qualcuno ha imparato a cucinare, qualche altro ha riscoperto vecchie passioni. Altri ancora si sono dati all’hobbistica, inventandosi nuovi modi di spendere il proprio tempo. Non c’è mai limite alla fantasia umana da questo punto di vista e la crisi, in un certo senso, è stata anche un bene.

Altri ancora, imbavagliati da una vita lavorativa frenetica e da una quotidianità asfissiante, hanno scoperto o anche riscoperto la piacevolezza di giocare, per divertirsi ed intrattenersi. Per questo motivo è emerso con tutta chiarezza che sia stato il gioco d’azzardo online uno dei topic del bimestre di lockdown. Ma anche qui si è assistito ad un radicale cambio di abitudini. E oltre la superficie, nel profondo, non mancano punti di crisi anche in un settore come quello dell’azzardo, fondamentale per l’economia italiana.

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Come è cambiato il gioco durante il lockdown? Studi recenti hanno dato la fotografia del momento. Come è noto, la chiusura di tutte le attività ha portato anche alla chiusura di tutte le sale da gioco, bingo, e scommesse. In questo caso però il lockdown è cominciato prima, fin da subito nella primissima Zona Rossa istituita dal Governo, e poi in tutto il paese quando l’Italia è diventata zona protetta. Quindi il gioco fisico è caduto ai minimi storici ed ad un certo punto anche i concorsi a vincita dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli hanno smesso di intrattenere gli italiani. Il settore del gioco fisico ha vissuto il suo periodo di crisi più profonda quando, con la sospensione di tutte le attività sportive, si è fermato anche il grande gioco delle scommesse sportive, il cui mercato è oggi ai minimi storici. Le principali manifestazioni sportive, dal calcio all’NBA alla Formula 1 sono state sospese e i flussi si sono drasticamente ridotti, così come i guadagni e la spesa dei giocatori. Un momento duro a cui ha tenuto botta il solo gioco online, punto di raccolta per tanti nuovi giocatori.

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Così casinò online, poker ed eSports hanno preso il sopravvento, diventando la vera certezza dei giocatori online. I primi, complice i casinò bonus, hanno strappato sempre più consensi. Aumentando le loro percentuali d’accesso, del 20 e del 30%, in alcuni casi. I secondi, complice la modalità multigiocatore, sono stati il passatempo di amici e conoscenti. Infine gli eSports, con una quota mercato del 61%, ben si sono messi in mostra facendo capire come, quando si dovranno sistemare i cocci rotti, sarà necessario prenderli in considerazione. Cambiamenti di abitudine, certo, ma niente di radicale: il fatturato dell’online non ha registrato grosse crescite, seppur questo ramo della filiera rappresenti per il gioco tutto l’unica certezza in un anno che definire nero è poco.

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