Lo spot offensivo della Calabria: "Venite in vacanza da noi, al Nord c'è l'epidemia"
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Lo spot offensivo della Calabria: "Venite in vacanza da noi, al Nord c'è l'epidemia"

Lo spot è stato realizzato da Klaus Davi, consigliere comunale di San Luca. Solo Jole Santelli ha preso le distanze, ma neanche tanto: ha definito il Nord 'piagnone'

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1 Luglio 2020 - 20.51


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Il giornalista e consigliere comunale di San Luca Klaus Davi ha realizzato uno spot davvero fuori luogo per promuovere il turismo in Calabria, che presenta frasi come “Con il dilagare dell’epidemia nel nord Italia non sarà più possibile praticare una cultura di massa del turismo” e altre che sostengono che il nord del Paese sia più inquinato e che le polveri sottili hanno ucciso ‘migliaia di persone’. Se i sindaci della Locride hanno applaudito il video, il Nord non l’ha presa – giustamente – benissimo. 
E non sono piaciute nemmeno le ‘scuse’ della Presidente della regione Jole Santelli: “La Calabria ha tanto da offrire ai turisti, non ha alcuna necessità di ‘attaccare’ altri luoghi del nostro Paese o di puntare su una alquanto discutibile pubblicità comparativa. Personalmente non avrei mai realizzato quello spot ma, altrettanto sinceramente, dico che un Nord piagnone che si lamenta di ‘razzismo’ da parte del Sud fa davvero sorridere”. 
Il Presidente di Anci Veneto Mario Conte ha commentato: “Vergogna, vergogna, vergogna. Non c’è altro commento per questa campagna pubblicitaria che non ha il minimo rispetto di quanto successo al Nord in questi mesi e che ha visto morire medici, infermieri, farmacisti e in alcuni casi anche sindaci che sono stati fino all’ultimo minuto in trincea al fianco dei cittadini. Chi oggi lancia questo spot lucra anche su questo e non porta alcun rispetto per il territorio e per le comunità”.
Luca Zaia è ancora più duro: “È un video che offende i nostri territori e i nostri operatori. Ho visto quello spot, è chiaro che è stato fatto solo per far parlare gratis della Calabria. Penso non sia corretto fare uno spot così e scrivere nei sottotitoli che qui la gente muore per le polveri sottili, e far credere direttamente o indirettamente al turista che venendo qui mette a repentaglio la sua vita per il coronavirus, non è correttezza istituzionale”.
“Evidentemente poi si sono dimenticati delle tante brutte cose che la Calabria sa esprimere a livello nazionale e internazionale”, continua il governatore rivolgendosi a Davi a ai sindaci della Locride.

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