L'igienista Signorelli: "L'unico dato che conta è che ci sono meno malati"

Il professore di Igiene e Sanità Pubblica: "Tutto lascia intendere che le cose stiano andando nella direzione giusta, con un moderato ottimismo".

Carlo Signorelli
Carlo Signorelli
Preroll AMP

globalist Modifica articolo

28 Maggio 2020 - 16.54


ATF AMP

Carlo Signorelli, professore di Igiene e Sanità Pubblica all’università Vita-Salute San Raffaele di Milano e all’università di Parma, nel corso della diretta Facebook della Regione Lombardia in cui si è fatto il punto sulla situazione coronavirus in Fase 2 ha dichiarato: “Il dato che conta è che in questo momento ci sono meno malati e meno malati gravi”. 
“Gli indicatori – fa presente l’esperto – bisogna leggerli tutti e bisogna avere molta cautela nel considerare quelli che derivano dal numero di nuovi casi e anche con gli indicatori Rt”, che fotografano il tasso di contagio. “Nelle ultime settimane abbiamo infatti visto delle oscillazioni e numeri strani uscire fuori, come quello di qualche settimana fa che ha visto la Sicilia, una delle regioni con meno casi, avere un Rt superiore addirittura a 1, che sarebbe la soglia oltre cui scatterebbe uno dei 21 segnali di allarme di possibile ripresa dell’epidemia. Quindi grande cautela e attenzione. Più che ai dati giornalieri, occorre guardare ai trend che sono in questo momento tutti in decisa diminuzione”.
L’igienista ricorda la necessità di continuare a porre “attenzione ai comportamenti individuali”. L’augurio, aggiunge, “è che il trend continui anche perché”, per esempio in Lombardia, “mi pare che i dati ospedalieri anche di oggi indichino una diminuzione dei ricoveri in terapia intensiva e una diminuzione anche abbastanza importante dei ricoverati in reparti ospedalieri. Tutto lascia intendere che le cose stiano andando nella direzione giusta, con un moderato ottimismo”.

Top Right AMP
FloorAD AMP
Exit mobile version