Lopalco smonta una fake new: "I bambini contagiano? Gli studi dimostrano che così non è"

L'epidemiologo: "Dai dati emerge che i più piccoli si ammalano di meno e quindi infettano di meno. Questo dipende dai recettori"

Pierluigi Lopalco, docente di Igiene all'Università di Pisa
Pierluigi Lopalco, docente di Igiene all'Università di Pisa
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21 Maggio 2020 - 15.27


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“Bambini untori? Che bambini ed adolescenti si ammalino più raramente di Covid-19 è evidente, ma ancora non è ben noto quale sia il loro ruolo nella diffusione dell’infezione. La domanda è: i bambini hanno minore probabilità di infettarsi (e conseguentemente trasmettere l’infezione) rispetto agli adulti? Questa comunicazione a ‘Jama’ (Nasal Gene Expression of Angiotensin-Converting Enzyme 2 in Children and Adults. Jama, 20 May 2020, ndr) contiene una prima evidenza importante: i bambini esprimono poco il recettore Ace2 (quello che il SARS-CoV-2 usa per infettare le cellule) nell’epitelio nasale”. 


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Così l’epidemiologo Pier Luigi Lopalco, responsabile del Coordinamento regionale Emergenze Epidemiologiche Puglia, in un post su Facebook.
“Il fatto di avere pochi recettori per il virus in quella che è la porta di ingresso delle infezioni respiratorie- spiega Lopalco- giustifica da solo la minore suscettibilità dei bambini all’infezione. Se fosse così, dunque, i bambini oltre ad ammalarsi di meno si infetterebbero anche di meno e sarebbero meno contagiosi. Una buona notizia- conclude- Attendiamo ulteriori conferme”.

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