Chi ha paura dell'Islam non capisce nulla e non è aggiornato su questa religione

Tra islam tradizionale (anche rigorista ma non violento) e islam radicale (jihadista) sorge un terza via: l’”islam di mercato”, islam globale non legato all’ideologia ma al consumismo e alla modernità.

Papa Francesco e il Grande Imam di Al-Azhar
Papa Francesco e il Grande Imam di Al-Azhar
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Mario Giro Modifica articolo

14 Maggio 2020 - 15.02


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Come giustamente fanno rilevare in molti, per giudicare o dire anche solo qualcosa su Silvia Romano occorrerebbe aver prima vissuto la sua odissea e il suo trauma. Quindi è meglio tacere che sparare giudizi senza sapere di cosa si sta parlando. Infatti ciò che emerge dai commenti furiosi e (fintamente) sdegnati di molti critici, è un’immensa paura dell’islam.

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Chi ha paura dell’islam non capisce nulla di ciò che questa grande religione mondiale (la seconda in termini numerici) sta attraversando da qualche decennio. Farebbero meglio ad ascoltare le voci accorate dei responsabili o intellettuali musulmani sulla “conversione” di Silvia: scettici e preoccupati. Quello non è islam. Ma i nostri sovranisti invece no e cadono nel trappolone. Spero che bastino due osservazioni per farli desistere.

In primo luogo l’islam estremista e jihadista di cui anche gli shabab somali fanno parte, ha lacerato a morte il mondo islamico, dividendolo e fratturandolo, seminando sospetti e scissioni (la fitna come si dice in quell’universo religioso) che sarà molto difficile per i musulmani da riassorbire.

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Silenziosamente (ma nemmeno tanto) molti fra loro si secolarizzano perché ne hanno abbastanza di tanto spargimento di sangue.

Tra islam tradizionale (anche rigorista ma non violento) e islam radicale (jihadista) sorge un terza via: l’”islam di mercato”, islam globale non legato all’ideologia ma al consumismo e alla modernità.

Un islam molto diverso, di cui il Golfo è oggi l’avanguardia.
Tutto questo caos rende l’islam talmente in confusione da cercare aiuto. Non è un caso che al Tayyeb il grande Imam di al Azhar, la massima istituzione islamica sunnita cioè quella maggioritaria, abbia voluto firmare con papa Francesco la dichiarazione di Abu Dhabi sulla Fratellanza Universale: si sono resi conto che la chiesa cattolica –ad iniziare dal papa di Roma- fin dal secolo scorso cerca la pace e il dialogo, la sola soluzione praticabile al posto del clash.

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Lo stesso grande Imam ha proposto la giornata di preghiera e digiuno contro il Covid19 del 14 maggio e il papa ha accettato.

Le religioni assieme possono trovare il modo per difendersi reciprocamente dalla manipolazione della violenza e aiutare per la fine dei conflitti. Un bel salto di coscienza per i capi musulmani! E’ ciò che la Comunità di Sant’Egidio propone da tempo e che chiama lo “spirito di Assisi”, dal nome della prima riunione di preghiera per la pace fra le grandi religioni del mondo voluta da Giovanni Paolo II nel 1986.

All’inizio dicevano: quali sono i frutti? Ora si vedono, se anche l’islam così tormentato si muove nella giusta direzione.

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Se ciò non basta, c’è una seconda osservazione, più pragmatica.
I governi occidentali hanno già cambiato linea sull’islam jihadista iniziando con Trump il super-sovranista. Una volta c’era solo la lotta al terrorismo… ora dialogano. Smentendo se stessi, gli Usa hanno appena negoziato con i Talebani in Afghanistan (dopo 20 anni passati a far loro guerra, trascinandovi mezzo mondo….!).

In Mali francesi ed europei sostengono un governo che ha deciso di dialogare con al Qaeda del Maghreb Islamico, dopo aver parlato tanto di sahelistan…! D’altra parte già in Siria era avvenuto un riavvicinamento occidentale con al-Qaeda in funzione anti-Isis.

Sarà per convenienza, sarà per calcolo, ma tutto sta già cambiando a livello politico. Aggiornatevi.

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