Box in plexiglass in spiaggia, l'ipotesi per l'estate segnata dal Coronavirus

La proposta sta prendendo piede, anche se molti esprimono perplessità e sostengono che basti distanziare sdraio e ombrelloni di almeno 3 metri

Box Plexiglass
Box Plexiglass
Preroll AMP

globalist Modifica articolo

14 Aprile 2020 - 16.17


ATF AMP

Lorenza Bonaccorsi, sottosegretaria al turismo, ha già dichiarato che si sta lavorando perché ‘quest’estate si possa andare al mare’. Non è solo la promessa di svago dopo quasi due mesi (per ora) di quarantena, ma anche un’assicurazione per tutte quelle attività commerciali che temono le inevitabili limitazioni della stagione balneare alle porte. 
“Una settimana fa – racconta Claudio Ferrari, proprietario della “Nuova Neon Group 2″ di Serramazzoni, vicino Modena – abbiamo provato ad immaginare il ritorno in spiaggia. L’idea nasce con il duplice scopo di proteggere ma anche di far ripartire le attività”. Insomma garantire la sicurezza ma ricominciare a far circolare le persone. “E secondo noi può funzionare – aggiunge Ferrari mentre illustra i rendering che danno una soluzione al problema del distanziamento in spiaggia – Già siamo al lavoro per realizzare gli schermi per banche, farmacie e così abbiamo pensato di estendere il lavoro anche alle attività commerciali”.
L’idea è di posizionare delle lastre in plexiglass tra le sdraio degli stabilimenti, ma tra le proposte c’è anche quella di posizionare i lettini ad almeno tre metri l’uno dall’altro (c’è chi parla anche di dieci metri). 
Sarà sicuramente un’estate diversa dal solito: innanzitutto, è probabile che non si potrà viaggiare né prendere aerei, quindi le mete vacanziere saranno molto più vicine alle nostre abitazioni. Ci abitueremo ad andare in giro con le mascherine anche in spiaggia e la movida estiva sarà molto ridimensionata. Insomma, sarà un’estate molto solitaria ma con la speranza che il caldo faccia effettivamente rallentare il virus e che dia respiro agli ospedali. 

Top Right AMP
FloorAD AMP
Exit mobile version