Cina, proposta di legge per mettere al bando la carne di cani e gatti

La proposta ne segue un'altra, simile, che vieta il consumo di carne di pipistrelli e serpenti, gli animali da cui il Coronavirus è arrivato all'uomo

Un cane in gabbia
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28 Febbraio 2020 - 09.12


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Nei tempi di Coronavirus, la Cina rivede la sua dieta: e da Shenzen arriva una proposta di legge che farà felice gli animalisti di tutto il mondo, ossia il divieto di mangiare carne di cane o di gatto. La proposta segue quella simile che riguardava però i pipistrelli e i serpenti, da quando si è scoperto che è proprio tramite questi animali che il Coronavirus è arrivato all’uomo. 
Il governo della città di Shenzen ha così proposto un elenco di nove carni autorizzate all’alimentazione. Tra queste maiale, pollo, manzo e coniglio oltre a pesce e frutti di mare.
Nei giorni scorsi era già arrivata la notizia che la Cina aveva approvato la bozza di legge “ampia” che include il bando immediato del consumo di carne di animali selvatici, insieme alla stretta sul commercio illegale a tutela di vita e salute delle persone.
La decisione è stata del Comitato permanente del 13mo Congresso nazionale del popolo. Lo schema ha 8 articoli focalizzati sul “noto problema” di consumo di carne di animali selvatici, su cui c’è il bando totale e la stretta sul commercio illegale, hanno riferito i media ufficiali.

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