Arrivano gli smart glass: Facebook e Luxottica progettano gli occhiali intelligenti che sostituiranno i telefoni

Lo scrive Cnbc. L'idea è creare degli smart glass con i quali fare telefonate, mostrare contenuti e condividere informazioni con i propri contatti

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18 Settembre 2019 - 15.38


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Presto avremo occhiali intelligenti, con i quali fare telefonate, mostrare contenuti e condividere informazioni con i propri contatti.
L’obiettivo, scrive Cnbc, sarebbe portare il prodotto in commercio tra il 2023 e il 2025. Non è una novità assoluta che Facebook abbia, tra i suoi progetti, un paio di occhiali. Ci starebbe lavorando da almeno un paio d’anni. Così come Luxottica, gruppo cui fanno capo marchi come Ray-Ban e Oakley, non è estranea all’universo tecnologico: nel 2014 ha siglato una partnership con Google per “la creazione di nuovi dispositivi indossabili”. Adesso Menlo Park e il gruppo italiano avrebbero scelto di collaborare.

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Il progetto sarebbe chiamato internamente “Orion” ed è ambizioso. Gli occhiali potrebbero essere gestiti anche grazie a un assistente vocale fatto in casa. Se ne parla già da tempo: finora l’unico hardware a marchio Facebook (lo smart speaker con display Portal) si è affidato ad Alexa, l’assistente digitale di Amazon. Accanto a Orion, ci sarebbe anche il progetto Agios: un dispositivo ad anello che raccoglie e trasmette informazione sui movimenti dell’utente.Mark Zuckerberg ha indicato le realtà virtuale e aumentata come centrali nel futuro ecosistema di Facebook. Se la prima è coperta dai visori Oculus, già in commercio, sulla seconda il gruppo sta lavorando con un team di “centinaia” di dipendenti nel tentativo di superare gli ostacoli verso il lancio.

Il progetto, si diceva, è lungimiranti, ma gli ostacoli non sono pochi. E, soprattutto, non solo di natura tecnologica. Il problema principale, afferma Cnbc citando una fonte che in passato è stata coinvolta nel progetto, è la riduzione delle dimensioni, combinata con un design che possa essere accattivante. Serve quindi qualcosa che non solo funzioni, ma che sia anche compatto, leggero ed esteticamente gradevole. Ed è qui, probabilmente, che entra in campo Luxottica. Vista la prospettiva non immediata (quattro-sei anni sono un orizzonte molto ampio), non è detto che Orion si trasformi in un prodotto fatto e finito. Il mercato, inoltre, si è dimostrato finora tiepido nei confronti di prodotti simili, dai Google Glass a – con molte differenze – gli HoloLens di Microsoft. C’è però un fattore: una fonte interna ha riferito che Zuckerberg nutrirebbe un “forte interesse” per gli occhiali di Facebook, tanto da chiedere al capo dell’hardware Andrew Bosworth di dare la priorità all’iniziativa.

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