Michael Kors, ecco chi è lo stilista che si è preso Versace

Prima di mettere le mani sulla maison della Medusa, il colpo grosso Kors lo ha messo a segno l'anno scorso, con l'acquisto di Jimmy Choo

Michael Kors
Michael Kors
Preroll AMP

globalist Modifica articolo

25 Settembre 2018 - 12.55


ATF AMP

Leggenda vuole che abbia preso in mano la matita a soli 5 anni. “Via quei fiocchi, sono terribili” suggerì alla madre Joan, ex modella che stava andando all’altare per la seconda volta. Cinquantanove anni, una vocazione innata per la moda, Micheal Kors è lo stilista americano proprietario della holding che ha comprato Versace. In Italia è conosciuto soprattutto per le sue borsette e accessori bestseller e nella piramide del fashion, il creativo-imprenditore si colloca tra i capifila dell’aspirational luxury, quel lusso accessibile che in una manciata di anni lo ha proiettato nell’Olimpo dei brand a stelle e strisce.

Top Right AMP

Prima di mettere le mani sulla maison della Medusa, il colpo grosso Kors lo ha messo a segno l’anno scorso, con l’acquisto di Jimmy Choo, il brand di calzature di Sex and the city e Lady D., che ha rilevato per oltre 1 miliardo di dollari. Figlio dell’ex fotomodella Joan Krystosek Kors, Kors è solo un bambino quando, dopo il secondo matrimonio della madre decide di cambiare prima cognome e poi nome. Così dalle ‘ceneri’ di Karl Anderson Jr. (questo il nome all’anagrafe) nasce Micheal Kors.

Da adolescente inizia a disegnare abiti e a venderli fuori dalla cantina dei genitori, ribattezzata, per l’occasione, ‘Iron Butterfly’. Prende lezioni di recitazione, ma poi a 14 anni capisce che il suo sogno è diventare un designer di moda. “Sono cresciuto in una famiglia ossessionata dalla moda” raccontò una volta ad Harper’s Bazaar.

Dynamic 1 AMP

Nel 1977 si iscrive al Fashion Institute of Technology di New York. Ma nove mesi dopo decide di lasciare i banchi della scuola per lavorare come vetrinista da Lothar’s, boutique sulla 57th Street a Midtown Manhattan di fronte ai grandi magazzini Bergdorf Goodman. Sono gli anni dello Studio 54 e di Dawn Mello, la fashion director di Bergdorf, che ne scopre il talento chiedendogli di mostrare la sua collezione ai clienti del multistore.

L’anno dell’incoronazione è il 1981: Kors lancia la sua etichetta omonima ispirata allo sportswear di lusso. Ma gli anni Novanta iniziano con qualche grana. L’azienda subisce un grave dissesto finanziario. Kors però è uno tosto. Nel 1997 si rimette in piedi: disegna la sua prima linea di pret-à-porter maschile e due anni più tardi viene nominato direttore creativo di Céline, che lascia nel 2003, per dedicarsi al proprio marchio.

Nel 2000 lancia sul mercato il primo profumo e 11 anni dopo l’azienda viene quotata a Wall Street. Amatissimo dalle star, da Jennifer Lopez a Gwyneth Paltrow, Kors viene scelto anche da Michelle Obama per il suo primo ritratto ufficiale da First Lady. Il successo non si arresta grazie anche a Project Runway, talent sulla moda condotto assieme alla modella Heidi Klum.

Dynamic 1 AMP

Forse il più grande talento di Kors è stato quello di far dialogare il lusso con il glamour americano, pur restando sempre fedele al suo stile. “Quello che vorrei trasmettere alle donne – ha detto ad Harper’s Bazaar – è che non si deve rinunciare a nulla. Si può essere chic e avere senso dell’umorismo, essere sexy senza rinunciare alla comodità, avere uno stile senza tempo e moderno al tempo stesso”.

FloorAD AMP
Exit mobile version