Sara Manfuso ad Asia: "Devi dire il nome di chi ti ha molestato"

L'esponente Pd ed ex modella su Radio Uno racconta il trauma di un tentato stupro. "Ma io ho denunciato subito, così dovrebbe fare Asia Argento per salvare altre ragazze"

Sara Manfuso
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18 Ottobre 2017 - 16.14


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Sara Manfuso, esponente del Pd, ex compagna del deputato Alfredo D’Attorre e direttrice dell’Associazione I Woman, oggi a Un Giorno da Pecora, su Rai Radio1, parlando del caso Weinstein, ha raccontato la sua vicenda personale, parlando di una tentata violenza “accaduta in passato”. “L’uomo era uno sconosciuto. Io ho reagito tempestivamente e ho avuto anche il sostengo della mia famiglia. Non è riuscito ad abusare, ma la violenza fisica, però, c’è stata tutta. Sono andata immediatamente dai carabinieri, con tutto l’aspetto psicologico che ne consegue, e poi dopo aver fatto l’identikit sono stata convocata più volte in commissariato per fare riconoscimenti fotografici di persone. Ogni volta dovevo rivivere il trauma”, ha aggiunto Sara Manfuso. “Questa persona non è stata individuata e quando si vive senza conoscere l’identità dell’aggressore c’è la paura perpetua che lo si possa rincontrare, in qualunque posto”. “Quando è successo – ha detto Manfuso – io l’ho denunciato tempestivamente. Parlare è sempre importante, e va bene farlo anche a distanza di tempo, bisogna però andare fino in fondo. Mi riferisco, senza polemica, ad Asia Argento che dovrebbe fare anche nomi e cognomi, perché magari questa persona (il regista-attore italiano che avrebbe molestato l’attrice quando aveva 16 anni, ndr) sta continuando a molestare qualcuna. Lei dovrebbe fare un servizio sociale dicendo chi è”.

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