Dalì, baffi intatti a 28 anni dalla morte. Il medico legale: "Un miracolo"

Il cadavere del pittore è stato riesumato per l'esame del Dna. Il test è stato effettuato per dirimere questioni di eredità

Riesumato Dalì: ancora intatti i baffi e in buone condizioni il corpo del pittore
Riesumato Dalì: ancora intatti i baffi e in buone condizioni il corpo del pittore
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21 Luglio 2017 - 12.26


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L’aveva detto: “L’importante è che i miei baffi si volgano sempre verso il cielo come le torri della cattedrale di Burgos”. È stato accontentato Salvador Dalì, pittore surrealista che sembrava uscito dalle sue tele. A 28 anni dalla morte, i suoi celebri baffi sono infatti ancora intatti e, dopo che è stato imbalsamato, anche il resto del corpo resta in notevole stato di conservazione. A darne notizia il medico legale, Narcis Bardalet, dopo l’esumazione del maestro catalano.

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«I baffi indicano sempre le ore 10 e 10 come desiderava lui. È un miracolo», ha rivelato Bardalet, che nel 1989 aveva imbalsamato Dalì, alla radio catalana RAC1. «I suoi baffi sopravviveranno nei secoli», ha aggiunto.

I medici legali incaricati di prelevare campioni di tessuto del cadavere del pittore hanno estratto dal corpo unghie, capelli e due ossa. Saranno inviati all’ Istituto Tossicologico Nazionale di Madrid per il sequenziamento del dna e per il confronto con quello di Pilar Abel, 61 anni, la donna che afferma di essere sua figlia naturale.

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Dopo gli esami la tomba sarà riaperta per «ricomporre il cadavere nella sua intergrità», ha indicato la Fondazione Gala-Dalì. Ai pochi presenti alla esumazione, fra cui Bardalet, è stato chiesto di consegnare i cellulari per evitare foto del corpo del pittore.

Se sarà riconosciuta la paternità di Dalì, Abel avrà diritto al 25% della eredità del maestro, che prima della morte, non avendo figli, aveva lasciato tutto allo stato spagnolo, designando la Fondazione Gala-Dalì quale amministratore. Se invece il confronto dei dna sarà negativo, la Fondazione ha già reso noto che chiederà a Abel di pagare danni e spese provocati dalla sua richiesta in paternità e in particolare dall’esumazione.

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