Allerta degli 007 di Berlino: "La Russia può commissionare omicidi in Germania"

Per lanciare il loro grido d'allarme, i capi dei tre principali servizi d'intelligence tedeschi hanno utilizzato l'unica audizione pubblica dell'anno al Bundestag (di norma si svolge a porte chiuse), in cui non solo sono state presentate le analisi degli

Allerta degli 007 di Berlino: "La Russia può commissionare omicidi in Germania"
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17 Ottobre 2022 - 16.49


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Guerra in Ucraina e spy story: il conflitto in Ucraina è un «game changer» globale, nel quale non si possono escludere sviluppi che comprendano «minacce dirette alla sicurezza interna del nostro Paese». E tra gli scenari presi in considerazione dagli 007 tedeschi, vi è anche l’esecuzione di «omicidi» in Germania, diretta conseguenza del fatto che sarebbe «calata la soglia di inibizione per le operazioni dei servizi segreti russi».

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Tutto questo perché l’obiettivo di Vladimir Putin non è solo l’Ucraina: con l’invasione da parte delle truppe russe, il capo del Cremlino ha compiuto «una dichiarazione di guerra al mondo democratico liberale».

Per lanciare il loro grido d’allarme, i capi dei tre principali servizi d’intelligence tedeschi hanno utilizzato l’unica audizione pubblica dell’anno al Bundestag (di norma si svolge a porte chiuse), in cui non solo sono state presentate le analisi compiute dal Bnd (Bundesnachrichtendienst, il servizio segreto esterno), dal BfV (l’ufficio per la difesa della Costituzione, ossia gli 007 `interni´ e dal Mad (l’intelligence militare) alla luce del confitto in Ucraina, ma anche esposti i possibili scenari. «

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Una rivalità sistemica è diventata un aperto conflitto», ha spiegato ai deputati tedeschi il capo del BfV, Thomas Haldenwang. È proprio quest’ultimo, come riferisce lo Spiegel, a parlare di «conseguenze dirette sulla sicurezza interna», ricordando vi sarebbero ancora molti agenti segreti della Russia nel Paese, nonostante che lo scorso aprile Berlino avesse «espulso 40 spie russe».

È il settimanale amburghese a ricordare in proposito l’omicidio al Kleiner Tiergarten di Berlino – compiuto in pieno giorno nell’agosto del 2019 – di un cittadino georgiano che aveva combattuto a fianco dei ribelli ceceni: una vera e propria esecuzione, per il quale si è puntato l’indice sui servizi segreti russi, come emerse in primo luogo da un reportage dello stesso Spiegel realizzato insieme ai siti d’informazione Bellingcat e The Insider.

 Per quanto riguarda l’attacco della Russia all’Ucraina, «non è stata una sorpresa», ha spiegato il capo del Bnd Bruno Kahl, dato che i suoi agenti avevano «da anni» avvertito circa la possibilità di un ricorso alla forza da parte russa: anche se la testata tedesca ricorda come i servizi tedeschi prima del conflitto si fossero espresse in maniera decisamente meno esplicita rispetto ai colleghi americani o britannici. Oggi, invece, Kahl richiama l’effettiva possibilità – riferisce sempre lo Spiegel – dell’utilizzo di ordigni nucleari su ordine di Putin, anche se non vi sarebbero ad oggi indicazioni specifiche in questo senso: nondimeno non si esclude che i russi «possano ricorrere ad armi atomiche `sub-strategiche”, cosi´ il numero uno dei servizi segreti `esterni´ della Germania, con l’obiettivo di imporre a Kiev «una pace sotto dettatura», dato che finora Mosca non avrebbe mostrato alcuna «disponibilità al compromesso» in eventuali negoziati tra le parti.

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Un fronte importante è anche quello della cyber-sicurezza: come riferisce Haldenwang, il BvF ha «aumentato il numero degli agenti» impegnati nel controspionaggio e nella difesa dagli attacchi hacker. Questo anche alla luce del fatto che probabilmente vi è ancora un grande numero di `illegali russi´ che vivono in Germania sotto «identità false». Haldewang ha anche aggiunto che il servizio da lui diretto stia monitorando anche «cosiddetti influencer e politici che praticano la disinformazione a favore del Cremlino»: tra le fake news che verrebbero diffuse tramite i social media, spicca anche quella per cui nelle biblioteche tedesche «si bruciano libri per scaldarle nel prossimo inverno». Notizie, così il capo del BfV, «completamente inventate». Ma è anche così che si combattono le guerre del nuovo millennio.

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