Ucraina, Blinken: "Raccogliamo le prove sui crimini della Russia, i responsabili dovranno risponderne"

Il segretario di Stato Usa Antony Blinken, durante la sua conferenza stampa a Bruxelles, al termine della riunione ministeriale della Nato.

Ucraina, Blinken: "Raccogliamo le prove sui crimini della Russia, i responsabili dovranno risponderne"
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7 Aprile 2022 - 22.25


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Guerra in Ucraina, una stiuazione terribile. “Sapevamo che terrorizzare la popolazione civile faceva parte dei piani della Russia. Ora i russi lo stanno facendo”, ma “grazie all’incredibile coraggio degli ucraini” che stanno resistendo all’invasione “e dei reporter che sono rimasti nel Paese” ci sono le testimonianze di “atti di una tale atrocità, come a Bucha. Abbiamo visto che cosa si lascia dietro la ritirata delle truppe russe, orribile distruzione e morte”. Lo ha detto il segretario di Stato Usa Antony Blinken, durante la sua conferenza stampa stasera a Bruxelles, al termine della riunione ministeriale della Nato.

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“Ogni giorno – ha rilevato Blinken – emergono sempre più rapporti credibili su civili uccisi, stupri e torture, e mentre sono tuttora occupate diverse città, temiamo che i soldati russi stiano commettendo ancora altre atrocità”.

“Gli Stati Uniti – ha riferito il Segretario di Stato – continuano a lavorare metodicamente per raccogliere, conservare e analizzare le informazioni sugli atti criminali” perpetrati nell’Ucraina occupata, “e per mettere queste informazioni a disposizione degli organismi competenti. La Russia non potrà sfuggire al giudizio della storia”.

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“Siamo determinati a raccogliere le prove, costruite sui fatti. Forse ci vorrà molto tempo, ma un giorno – ha assicurato – i responsabili saranno chiamati a risponderne”.

“Ho saputo – ha continuato Blinken – che gli Stati membri delle Nazioni Unite si sono uniti ancora per condannare l’aggressione della Russia e per sospenderla dal Consiglio Onu per i Diritti Umani. Il paese che ha commesso pesanti e sistematiche violazioni dei diritti umani non deve sedere in un organismo il cui compito è proteggere questi diritti”.

Ora, ha aggiunto il Segretario di Stato, “dobbiamo affrontare l’emergenza umanitaria: la guerra ha provocato in sei settimane oltre 11 milioni di sfollati, oltre un quarto della popolazione” Ucraina, una cifra “che equivale alla popolazione del Belgio”.

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Gli Usa, ha detto ancora Blinken, stanno sostenendo l’Ucraina con un invio di armi ed equipaggiamenti militari “senza precedenti”, per un valore totale di “1,7 miliardi di dollari da quando è cominciata l’invasione, e di 2,4 miliardi dal gennaio 2021”.

Riguardo al tipo dinarmi richieste da Kiev, il Segretario di Stato non ha fornito dettagli precisi, per evidenti ragioni di sicurezza. Ma, ha detto, “stiamo valutando non solo quello che abbiamo già fornito all’Ucraina e che continuiamo a fornire, ma anche se ci sono sistemi di armamenti aggiuntivi che potrebbero fare la differenza. Lo stiamo facendo in stretta consultazione con gli ucraini, ma anche con i nostri alleati e partner”.

Blinken ha poi sottolineato che quella di ieri e oggi a Bruxelles non è stata solo una riunione ministeriale della Nato, ma ha messo insieme una larga coalizione internazionale. “Per la prima volta in assoluto, hanno partecipato i ministri degli Esteri di Paesi come il Giappone, l’Australia, la Nuova Zelanda, la Corea del Sud. Erano presenti anche ministri della Georgia, della Finlandia, della Svezia e dell’Ucraina, oltre all’Alto Rappresentante dell’Ue Josep Borrell. La partecipazione di tutti questi alleati e partner sottolinea la grande coalizione di forze da tutto il mondo che sono unite al fianco dell’Ucraina contro l’aggressione russa”.
 Infine, riguardo alla questione delle sanzioni in campo energetico, il Segretario di Stato Usa ha ricordato che “per molti anni abbiamo visto aumentare la dipendenza energetica dell’Ue” dalla Russia. Oggi “da parte degli europei c’è l’impegno a metter fine a questa dipendenza, che alimenta e aiuta l’aggressione dell’Ucraina”.

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“Ma – ha avvertito – non è come spegnere la luce spingendo l’interruttore. Bisogna farlo metodicamente, mettendo in campo le giuste alternative, e gli Usa stanno aiutando l’Ue con le forniture di gas naturale liquefatto. Ma questo – ha sottolineato – dimostra anche quanto sia importante accelerare la transizione verso le fonti rinnovabili. Si farà di necessità virtù. E’ un processo che richiede tempo, ma la mia impressione – ha concluso Blinken – è che l’Ue sia molto impegnata” in questo processo.

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