Addio alla scienziata Ann Mitchel: è morta di Covid la donna che seppe decriptare Enigma

La donna, di 97 anni, ha avuto un ruolo molto importante per i servizi segreti britannici durante la seconda guerra mondiale

Ann Mitchell
Ann Mitchell
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19 Maggio 2020 - 08.27


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Il covid-19 ha causato la morte della nota scienziata Ann Mitchell. Di 97 anni, la donna è deceduta nella casa di riposo nel quale risiedeva, ad Edimburgo. Laureta in matematica, Mitchell ha visto riconoscere il suo ruolo in ritardo, rispetto a quello che ha fatto: la scienziata ebbe un ruolo importante durante le fasi finali della seconda guerra mondiale per i servizi segreti dell’Inghilterra, ricorda il Corriere della Sera.

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“Stando agli studiosi della seconda guerra mondiale, e in particolare delle attività della Scuola governativa di codici e cifrazioni di Bletchley, Mitchell ebbe un ruolo fondamentale nell’ultima fase del conflitto. James Turing, pronipote del genio matematico Alan, ha sottolineato che i diari di Mitchell nonché la poca documentazione che è rimasta sulle attività di Bletchley mostrano che le mansioni di Ann e le sue esperienze durante la guerra furono molto simili a quelle del prozio”..

Una vita che mantenne segreta, persino a suo marito: solo nel 2009 il governo britannico le assegno una “medaglia piccola ma significativa” per riconoscerne il ruolo per la decodifica dei codici dei tedeschi. Secondo James Turing, il suo lavoro ha aiutato a ” superare i pregiudizi tipici di quei tempi e a permettere a tutti, donne e uomini, di raggiungere ciò di cui erano capaci”

“Il suo era un talento raro”, ha precisato Dunlop, che per il libro (ndr. The Bletchey Girls) aveva intervistato diverse crittoanaliste. «Era dotata di grande empatia e allo stesso tempo di straordinaria acutezza». Se quest’ultima qualità le permise di ottenere grandi risultati a Bletchley – così come all’università di Oxford, dove conseguì la laurea in tempo record ed era una di cinque donne matematiche nel suo anno – la prima dote è quella che ricordano i quattro figli e che le portò grandi successo e soddisfazione nella seconda incarnazione professionale, come consulente matrimoniale in Scozia”.

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