Si sgretola un po’ alla volta la fragile tregua in Libia annunciata appena 10 giorni fa a Berlino con l’accordo, almeno sulla carta, dei due rivali Fayez al Sarraj e Khalifa Haftar, che ora si rimpallano la responsabilità delle violazioni. Già nei giorni scorsi si erano inseguite notizie dal terreno di attacchi mirati, ma oggi la guerra è tornata a mietere vittime nel peggiore dei modi: 3 bambini sono rimasti uccisi da colpi di artiglieria mentre stavano andando a scuola alla periferia di Tripoli.
Le continue violazioni hanno messo in allerta le cancellerie internazionali che si sono spese nella ricerca di una soluzione politica e avevano finora sperato in un cessate il fuoco duraturo. Al telefono coi ministri degli Esteri tedesco Heiko Maas e austriaco Alexander Schallenberg, Luigi Di Maio si è detto “profondamente preoccupato per le violazioni della tregua registrate nelle ultime ore”, ribadendo che “l’unica strada è quella del dialogo, a cominciare dal prossimo incontro del Comitato militare libico”.
In Libia la tregua non regge, uccisi tre bimbi
La Turchia accusa Haftar. L'Italia preoccupata dalle violazioni
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28 Gennaio 2020 - 20.08
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